Roberto Cauda, infettivologo del “Policlinico Gemelli” di Roma, è intervenuto sulle colonne del quotidiano “Il Messaggero” per commentare la nuova ondata di contagi. L’esperto, in particolare, ha messo in guardia tutti: Omicron 5 è una sottovariante capace di aggirare anche l’immunità naturale. Ed evidentemente di bruciare i tempi: “Chi è stato contagiato un mese fa, quasi certamente con una differente sottovariante, ora rischia di nuovo l’infezione”, ha spiegato il professore.
Il professor Cauda ha chiarito inoltre che “ci aspettavamo questa ondata in autunno, non ora. La diffusione di queste due sottovarianti di Omicron, la 5 ma anche la 4 che è molto simile, ha cambiato lo scenario. La 5 è dieci volte più trasmissibile della versione originale di SARS-CoV-2. A livello mondiale c’è stato un incremento dei casi, in una settimana, del 18 per cento. Anche una percentuale bassa di forme gravi rappresenta un problema su numeri alti. Le osserviamo soprattutto in chi non è vaccinato, in chi è fragile, in chi ha una immunità compromessa. E potrebbero diventare un peso per il sistema sanitario. Per fortuna, comunque, le due curve non coincidono: quella dei ricoveri è molto più bassa rispetto a quella delle infezioni”.
ROBERTO CAUDA: “IN AUTUNNO VACCINO CONTRO OMICRON”
Nel prosieguo dell’intervista concessa a “Il Messaggero”, Roberto Cauda ha puntualizzato che con Omicron 5 c’è un’alta percentuale di reinfezioni, in quanto “l’immunità indotta dalla terza dose conferisce una immunità nei confronti dell’infezione maggiore di quella che deriva dall’infezione naturale, secondo una recente studio. Però è minore rispetto alle altre varianti. In sintesi: anche chi ha fatto la terza dose può infettarsi, però sono meno numerose le forme gravi di malattia”.
Se in Italia Omicron 5 si comporterà come in Portogallo, a metà luglio inizierà la discesa dei casi giornalieri, altrimenti bisognerà attendere la fine del mese. Dopodiché, la forte diffusione di Omicron 5 sommata all’immunità da vaccino “ci eviterà una forte ondata in autunno. Questo, ovviamente, se non emergeranno nuove varianti”. Nel frattempo, “sono pronti i vaccini adattati alla Omicron e li useremo in autunno. Ma sono anche allo studio quelli che proteggeranno contro tutti i Coronavirus. Servirà più tempo, ma sono convinto che arriveranno prima di quanto pensiamo. Sulle mascherine io invito tutti, al di là dell’obbligo, a indossare la FFP2 al chiuso”.