Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto sulle colonne del quotidiano “La Repubblica”, commentando l’ondata di Omicron 5, che attualmente è la sottovariante più contagiosa e dominante nel Paese. I dati di una settimana fa dicono che rappresenta il 71% delle infezioni, ma si avvia rapidamente a dominare la scena. Con le misure di contenimento ridotte “è fondamentale la responsabilità dei cittadini, che sanno bene quanto la variante sia trasmissibile – ha spiegato Brusaferro –. Mascherine e distanziamento aiutano a ridurre la possibilità di contagio. Ci vuole prudenza e consapevolezza da parte di tutti per vivere sereni avendo sempre una particolare attenzione a proteggere anziani e fragili”.
Secondo il presidente ISS non bisogna prendere sotto gamba Omicron 5, anzi: “Bisogna muoversi con attenzione e vanno protetti i più deboli. Omicron5 è molto trasmissibile e per esempio è in grado di reinfettare chi ha già contratto il virus e se colpisce i fragili e gli anziani comporta rischi importanti, di ricovero e mortalità. Il bollettino di questa settimana evidenzia come i non vaccinati rischino 7 volte di più il decesso dei vaccinati con il booster”.
SILVIO BRUSAFERRO (ISS): “MANTENERE ALTA LA RISPOSTA IMMUNITARIA”
Nel prosieguo della sua intervista su “La Repubblica”, Silvio Brusaferro ha ricordato l’esistenza di un numero elevato di persone che contraggono l’infezione e che possono trasmetterla e questo pone anche il problema del personale sanitario che viene colpito e quindi non può lavorare, con ricadute sui servizi. Nel mentre, in India è comparsa una nuova sottovariante: “La rete di monitoraggio nazionale è allertata, ma è ancora presto per conoscere bene le caratteristiche della sottovariante di Omicron. Piuttosto, c’è da sottolineare che il virus SARS-CoV-2 continua a mutare perché la sua finalità è circolare e così sopravvivere”.
Cosa succederà in autunno? “Dobbiamo affrontare adesso il Coronavirus per arrivarci preparati. Da questo punto di vista è bene mantenere elevata la risposta immunitaria, sempre per proteggere fragili e anziani. Così è necessario usare i vaccini secondo le raccomandazioni, ma anche i farmaci e gli anticorpi monoclonali”.