C’è una versione “invisibile” della variante Omicron, l’ultima modifica del ceppo originario del covid, che sarebbe addirittura in grado di sfuggire ai tamponi anti covid. A sottolinearlo è il tabloid inglese Guardian, sulla base di quanto raccolto dagli scienziati in questi ultimi giorni, da quando cioè è stata scoperta l’ultima variante. Questa versione, già ribattezzata ‘stealth’, riferendosi al celebre bombardiere che sganciava bombe dal cielo senza farsi vedere dai radar, è molto simile alla Omicron ‘standard’, ad eccezione di una mutazione specifica che permettere ai tamponi molecolari di individuarla.



Nel caso in cui si effettuasse un’analisi approfondita del test anti covid, la variante Omicron emergerebbe, ma i tamponi rapidi potrebbero essere aggirati da questa versione invisibile. Ovviamente si tratta di un grosso problema se il tutto venisse confermato, anche perchè significherebbe che numerosi infetti potrebbero circolare, magari pensando di essere negativi. In ogni caso tale discorso vale per gli asintomatici, coloro che hanno una carica virale più bassa rispetto ai sintomatici, ma che vanno comunque individuati e ‘quarantenati’-



OMICRON, VARIANTE STEALTH: FINO AD OGGI 7 CASI INDIVIDUATI

Stando a quanto aggiunge ancora il Guardian, al momento tale discorso dell’invisibilità riguarderebbe solamente 7 casi certificati sul totale degli analizzati, tutti in campioni raccolti in Sudafrica, Australia e Canada, anche se gli scienziati non escludano possa essersi diffusa in maniera ancora più capillare questa sottovariante. E’ presto quindi per ipotizzare conclusioni, vero anche che la variante si sta diffondendo sempre di più, e nel solo Regno Unito si è passati in breve tempo da 101 a 437 nuovi contagiati da Omicron.



La speranza è che i vaccini anti covid al momento in uso possano coprire anche questa mutazione del virus, e a riguardo gli addetti ai lavori sembrerebbero tutto sommato ottimisti sul fatto che i sieri in circolazione risultino essere efficaci, anche perchè Omicron racchiude al suo interno tutte le precedenti mutazioni conosciute, già coperte proprio dal vaccino.