La variante Omicron in Italia è già oltre il 70 per cento secondo Mauro Pistello, direttore Unità di virologia azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia. Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, l’esperto ha sottolineato che ci sono situazioni a macchia di leopardo: «Ad esempio in Toscana, nei nuovi casi troviamo praticamente solo Omicron che è sicuramente oltre l’80%».



Mauro Pistello si è poi soffermato sull’ipotesi di ridurre la quarantena per contatti, vaccinati, di positivi al Covid-19: «Potrebbe sembrare un azzardo, ma se si valuta il rapporto costi-benefici e si fa tesoro dell’esperienza accumulata con altri virus, è un rischio che in questo momento possiamo correre anche per non bloccare alcune attività del Paese».



PISTELLO SU QUARANTENA E TAMPONI

Nel corso del suo intervento ai microfoni dell’agenzia di stampa, Pistello ha spiegato che sì la variante Omicron è più contagiosa di Delta, ma la terza dose di vaccino alza la nostra protezione: «Se io ho fatto la seconda dose a settembre-ottobre ancora ho un margine di difesa ma se l’ho fatta a maggio non sono più coperto e devo fare il richiamo». Il virologo si è poi soffermato sul dibattito sui tamponi, ribadendo che tra poco potrebbero mancare i reattivi per fare test e sequenziamenti a causa della mancanza delle materie prime: «Se infatti tutto il mondo potenzia le proprie capacità di screening si crea una domanda enorme. Per questo non dovrebbe esserci una corsa al tampone che in questo momento non è sempre utile, penso anche ai tanti no-vax che fanno il test per avere il Green pass».

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