Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto in collegamento audiovisivo da Sauze d’Oulx (Comune montano del Torinese che l’ha insignito della cittadinanza onoraria) nel corso della trasmissione “Oggi è un altro giorno”, condotta da Serena Bortone e andata in onda su Rai Uno nel pomeriggio odierno. Innanzitutto, l’esperto è stato interpellato dalla presentatrice circa i contagi tra i vaccinati: “La prima, la seconda e anche la terza dose si fanno sostanzialmente per non finire in ospedale e non avere la polmonite. Il vaccino serve a proteggere dalle forme gravi. Avere il raffreddore o alcune forme influenzali era previsto, si sapeva dall’inizio che avremmo avuto problemi di contagio”.



Sulla diffusione della variante Omicron in Italia “dovremmo essere a una situazione di fifty fifty. Dovremmo essere al 50% di Omicron e al 50% di Delta. Credo che alla fine Omicron sarà quasi un bene, arrivando a soppiantare quasi completamente la Delta. È molto meno aggressiva, ha raffreddorizzato il Covid. Non causa, peraltro, perdita di gusto e di olfatto. Questa mutazione provoca laringiti, tracheiti e bronchiti, attacca solo le alte vie respiratorie e vengono colpiti molto di più i bronchi rispetto ai polmoni”.



MATTEO BASSETTI: “FAVOREVOLE ALL’OBBLIGO VACCINALE, DOBBIAMO IMPARARE A CONVIVERE CON QUESTO VIRUS”

Nel prosieguo del suo intervento a “Oggi è un altro giorno”, il professor Matteo Bassetti ha espresso il proprio punto di vista circa la certificazione verde: “Ho sempre interpretato il Green Pass come uno strumento per invogliare le persone a vaccinarsi, quindi io sono favorevole, visto che sono favorevole all’obbligo vaccinale. Non possiamo permetterci 5 milioni di persone non vaccinate, perché fino al 70% delle terapie intensive oggi è occupato da persone che non hanno ricevuto il vaccino”.



Dopodiché, “dovremo pensare di potere imparare a convivere con questo virus e accettarne le conseguenze. Arriveremo alla prossima primavera con il 90-95% della popolazione generale che sarà vaccinato o guarito, perché Omicron la faranno praticamente tutti. Non potremo però mantenere obblighi e misure restrittive per sempre”.