Omicron e Omicron 2 hanno dato vita a una nuova supervariante: questa è la notizia che proviene in queste ore da Israele, dove il locale Ministero della Sanità ha comunicato di avere rilevato una nuova variante di Omicron, che deriverebbe appunto dalla combinazione di BA.1 e BA.2. Una scoperta che gli esperti hanno rivelato di non aver “mai visto prima nel mondo” e che, in base alle informazioni in nostro possesso, riguarderebbe due casi di persone giunte in Israele da Paesi esteri.
Come riporta l’agenzia di stampa nazionale ANSA, i sintomi dei due individui contagiati sono lievi e non hanno richiesto la somministrazione di terapie particolari dal punto di vista medico. Inoltre, nell’ambito di una intervista concessa alla radio militare, il professor Salman Zarka, coordinatore della lotta contro il Covid-19, ha asserito che “questa scoperta non desta, almeno per il momento, un allarme particolare”. L’auspicio è che quest’ultima affermazione rimanga invariata anche con il trascorrere delle settimane.
OMICRON + OMICRON 2: LA NUOVA SUPERVARIANTE ISRAELIANA FA IRRUZIONE SULLA SCENA MONDIALE
A proposito della combinazione tra Omicron e Omicron 2 non sono disponibili ulteriori dettagli finora, ma riecheggiano le affermazioni del virologo statunitense Anthony Fauci, volto divenuto noto anche alle nostre latitudini nel corso di questi due anni di pandemia, il quale ha recentemente spiegato che “la sottovariante Omicron 2 sta assumendo un maggiore grado di dominanza a livello globale, che ormai arriva al 60%”.
Rispetto alla Omicron originale “non c’è grande differenza nella porzione della proteina Spike che lega le cellule umane. Questo indica che c’è una notevole cross-protezione. In altre parole Omicron 2 non è più severa di BA.1 e l’infezione da BA.1 protegge molto bene dall’infezione da Omicron 2. Entrambe, però, eludono la protezione del vaccino se non si è fatto il booster”. Risulta ancora una volta fondamentale, dunque, rinforzare le difese contro il virus SARS-CoV-2 mediante la terza dose di preparato anti-Covid.