Dopo la notizia rassicurante sui vaccini a mRna e la loro efficacia nella protezione dalla variante Omicron (che però apre nuove riflessioni), arrivano conferme da una delle case farmaceutiche che li produce. La terza dose del vaccino Moderna aumenta di 37 volte gli anticorpi contro questa versione “super-mutata” del coronavirus. A comunicarlo appunto proprio l’azienda Usa, i cui test di laboratorio evidenziano che il richiamo aumenta significativamente il livello di anticorpi che possono contrastare la variante Omicron. Se si tiene però conto della dose completa di 100 microgrammi, che non è quella attualmente autorizzata, l’effetto è ancora più potente, perché aumenta i livelli di anticorpi di circa 83 volte rispetto ai livelli pre-boost.



Al momento tali dati non sono stati revisionati da esperti indipendenti, ma Moderna aveva già anticipato che stava preparando un lavoro da pubblicare online. I test di laboratorio hanno misurato però solo la presenza degli anticorpi neutralizzanti, quindi non hanno approfondito l’aspetto dell’immunità cellulare (presenza di linfociti T e B) contro il coronavirus.



TERZA DOSE MODERNA: STUDIO SU VARIANTE OMICRON

Per quanto riguarda gli effetti collaterali, sono paragonabili a quelli osservati dopo il ciclo vaccinale primario, ma la dose di 100 microgrammi ha mostrato reazioni avverse più frequenti rispetto alla dose autorizzata di 50 microgrammi. È in uso quest’ultima perché considerata sufficiente per contrastare la variante Delta, ancora dominante a livello mondiale, senza pesare troppo con gli effetti collaterali che, quando presenti, consistono in dolore al braccio, stanchezza, dolori articolari e muscolari, mal di testa, febbre. Lo studio è stato condotto su 40 persone, 20 per ogni tipologia di dose. Prima avevano livelli bassi di anticorpi per prevenire l’infezione da variante Omicron.



Un mese dopo è stato registrato un netto aumento degli anticorpi. Ad esempio, la mezza dose ha incrementato i titoli anticorpi neutralizzanti contro Omicron a 850, quindi 37 volte superiori a livelli pre-boost. Con la dose intera invece arrivano a 2.228, circa 83 volte superiore ai livelli pre-boost. Moderna comunque intende continuare a lavorare ad un vaccino specifico contro la variante Omicron: dovrebbe essere pronto per i test clinici all’inizio del nuovo anno. Poi si valuterà di includere tale vaccino nel programma di richiamo multivalente.