LA DENUNCIA DELLA SCIENZIATA CHE HA SCOPERTO OMICRON

Angelique Coetzee è la scienziata sudafricana che ha scoperto e sequenziato per prima la variante Omicron il 18 novembre 2021: dopo che in larga parte del mondo dove si è estesa la variante (assai più contagiosa delle precedenti Alfa e Delta) ora la situazione vede una lenta ma importante diminuzione del grado di letalità. Ed ecco arrivare una clamorosa denuncia da quella stessa dottoressa che ha aiutato l’OMS a rendere conosciuto in tutto il mondo l’esistenza e la composizione di Omicron: «hanno fatto pressioni affinché lentissimi sulla pericolosità della variante».

Le parole di fuoco arrivano da Coetzee nelle interviste rilasciate al ‘Daily Telegraph’ e al ‘Welt’: «Mi è stato detto di dire che si trattava di una variante pericolosa», ha spiegato la scienziata che già nei giorni immediatamente successivi alla scoperta della nuova variante aveva spiegato che «Omicron non deve preoccupare dato che i sintomi sono molto lievi». Le parole però usate ora da Coetzee gettano un’ombra ancora più grave sulle autorità sanitarie e politiche di mezzo mondo: «mi hanno detto di non dichiarare pubblicamente che Omicron causava principalmente una malattia lieve»

“IN UE VOLEVANO CHE MENTISSI PER…”

L’accusa è lanciata non contro il Sud Africa che non avrebbe fatto alcuna pressione su di lei, ma contro l’Europa, tra Governi e scienziati del Vecchio Continente: ne dà notizia oggi in Italia solo il quotidiano “La Verità” riportando alcune delle frasi più incendiarie dette da Coetzee ai giornali esteri. Alla richiesta però di mentire spudoratamente sulla variante Omicron – ribadisce l’accusa grave – la dottoressa ha spiegato di aver rifiutato “l’invito”, «perché non è quello che stavo vivendo in prima persona». Al quotidiano tedesco “Welt” la scienziata ha lanciato accuse contro gli scienziati di Olanda e Regno Unito in quanto l’avrebbero criticata per avere definito «lieve» la malattia derivante da variante Omicron di Covid-19; al “Daily Telegraph” ha invece sottolineato come «a causa di tutte le mutazioni presenti, scienziati e politici al di fuori del Sud Africa mi hanno contattato dicendomi che avevo torto, che in realtà provocava una malattia grave, mi dicevano che non avevo idea di cosa stavo parlando». Coetzee ribadisce poi come vi sia stata «molta pressione da parte di scienziati e politici europei, che erano certi di aver ragione». Netto il giudizio dato dalla scienziata ricercatrice: «i colleghi hanno sicuramente esagerato». Il motivo è presto che detto, secondo la dottoressa: occorreva tenere alto l’allarme in tutta Europa e la “narrazione” di quanto arrivava dal Sud Africa non lo permetteva. Ora che i mesi sono passati e anche in Italia la situazione con Omicron è decisamente meno grave del previsto (anche rispetto proclami lanciati da consulenti del Ministero della Salute e altri virologi tra i mesi di dicembre e gennaio, ndr), le dichiarazioni di Coetzee fanno riflettere. Lei stessa, convinta Sì-Vax, ribadisce che l’importanza dei vaccini per contrastare Omicron è stata fondamentale: «la variante può essere grave», spiega la dottoressa, «per i non vaccinati o in altri casi, anche se la maggior parte di coloro che la contraggono causa una malattia lieve».