Si è tenuta lo scorso 7 giugno la giornata mondiale sulla sicurezza alimentare, istituita nel 2019 per accrescere la consapevolezza tra i consumatori sull’importanza di cibarsi di alimenti sicuri a tutela della salute. In questa occasione, come apprendiamo da Quotidiano Sanità, OMS e FAO hanno voluto portare alla ribalta il tema del cibo contaminato, riportando dati preoccupanti: ogni giorno, circa 1,6 milioni di persone in tutto il mondo si ammalano mangiando proprio cibo contaminato. Di queste 420mila muoiono.



“La sicurezza alimentare ha un impatto diretto sulla nostra salute”, ha affermato la dott.ssa Maria Neira, vicedirettore generale dell’OMS, che ha anche ricordato come siano più di 200 le malattie, dalla diarrea al cancro, causate dal consumo di alimenti contaminati da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche. “Tendiamo a pensare alla sicurezza alimentare solo quando ci ammaliamo, e dovremmo pensarci più spesso perché le malattie di origine alimentare sono del tutto prevenibili “, ha aggiunto ancora Neira, ricordando anche come “gli alimenti sicuri consentono l’assorbimento dei nutrienti e promuovono lo sviluppo umano” e che “nessuno dovrebbe morire mangiando cibo perché queste sono morti prevenibili”.



Standard di sicurezza alimentare per ridurre i casi di cibo contaminato

OMS e FAO hanno voluto porre l’accento anche sull‘utilità degli standard di sicurezza alimentare, da implementare in ogni Paese del mondo per ridurre i casi di cibo contaminato. Un ruolo importante deve essere svolto anche dalle imprese del settore alimentare lavorando “con i propri dipendenti, fornitori e altri soggetti interessati per sviluppare una cultura della sicurezza alimentare”, di pari passo con quanto possono fare le istituzioni educative e i datori di lavoro per “promuovere la manipolazione sicura degli alimenti”.



Per poter proteggere la propria salute dovranno poi essere anche i singoli consumatori a dover fare la loro parte, mettendo in atto tutte quelle accortezze che rientrano nel concetto di igiene: lavarsi le mani prima di preparare i pasti e utilizzare attrezzature e utensili separati, come coltelli e taglieri, quando si maneggiano cibi crudi. Queste le regole promosse dall’OMS. La FAO invece ha pensato di dare il proprio contributo lanciando un sito web sull’Educazione alimentare’. Una sorta di ‘cassetta degli attrezzi’ con consigli utili per aziende e consumatori, e su cui raccogliere anche feedback.