L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha approvato il vaccino cinese Sinovac per l’uso di emergenza, garantendo a Paesi, finanziatori, agenzie di approvvigionamento e comunità che il prodotto dell’azienda farmaceutica “soddisfa gli standard internazionali di sicurezza, efficacia e produzione”. Lo riportano le principali agenzie stampa nazionali e internazionali, con Adnkronos Salute che aggiunge in calce anche il commento di Mariângela Simão, responsabile Oms per l’accesso ai prodotti sanitari: “Il mondo ha un disperato bisogno di più vaccini contro Covid-19 per affrontare l’enorme disparità di accesso nel pianeta. Esortiamo i produttori a partecipare al programma Covax, condividere il proprio know-how e i propri dati e contribuire a tenere sotto controllo la pandemia”.
In tempi non sospetti, il vaccino cinese Sinovac aveva ricevuto il benestare di Roberto Cauda, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, il quale, nel corso della trasmissione di Rai 3 “Agorà”, aveva dichiarato: “Si tratta di un vaccino convenzionale, che utilizza il virus intero inattivato, né più né meno di quello che facciamo tutti gli anni contro l’influenza. Costituisce un potenziale vantaggio, già descritto su alcuni lavori scientifici, che si traduce in una potenziale marcia in più nei confronti delle mutazioni”.
OMS CONCEDE IL VIA LIBERA AL VACCINO CINESE SINOVAC
L’Oms ha dunque concesso il proprio via libera all’utilizzo del vaccino cinese Sinovac per uso d’urgenza e qualcuno sul web ha già ricordato come proprio questo siero anti-Covid, nelle scorse settimane, fosse stato al centro di alcune polemiche per via della sua efficacia, che in Cile era stata stimata attorno al 54% dopo due dosi. Il professor Cauda, sempre in occasione del suo intervento ai microfoni della trasmissione televisiva “Agorà”, affermò che un vaccino viene ritenuto efficace dall’Organizzazione mondiale della sanità se supera il 50% di efficacia, rimarcando anche che il vaccino Sinovac era stato utilizzato non soltanto in landa sudamericana, ma anche in altre nazioni, facendo registrare risultati decisamente migliori rispetto a quelli rilevati nel Paese andino. “L’Ema è un organismo internazionale indipendente di grandissima autorità, e durante la rolling review vedrà quelli che sono tutti i dati”, aveva concluso l’esperto del policlinico “Gemelli” di Roma.