Gli asintomatici trasmettono il contagio da Coronavirus, l’Oms rettifica: “Dall’inizio di febbraio abbiamo detto che le persone asintomatiche possono trasmettere il covid-19, ma che abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per stabilire la misura di tale trasmissione. Le ricerche continuano”. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sulla pandemia di coronavirus, ha rilasciato questa dichiarazione – riportata dall’agenzia Ansa – menzionando il dibattito scaturito dalle affermazioni dei giorni scorsi di altre personalità dell’Oms sul tema.



Le parole di Maria Van Kerkhove sugli asintomatici e sulla loro contagiosità hanno infatti riaperto questa discussione nella comunità scientifica e anche nell’opinione pubblica, Ghebreyesus ha voluto dunque precisare la posizione ufficiale: gli asintomatici trasmettono il Coronavirus, anche i meccanismi di questa trasmissione vanno ancora indagati per conoscerli al meglio.



La dottoressa, a capo dell’unità Malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità ha a sua volta in seguito precisato che quanto aveva affermato non era la posizione ufficiale dell’Oms e che comunque vi era stato un fraintendimento: “Ho usato la parola ‘molto rara‘ e c’è stato un fraintendimento perché è sembrato che dicessi che la trasmissione asintomatica è globalmente molto rara”.

ASINTOMATICI: LA RETTIFICA OMS E GLI SCIENZIATI ITALIANI

Resta dunque un punto di discussione molto vivace, anche fra gli stessi scienziati: anche gli asintomatici contagiano, dunque una smentita totale sarebbe sbagliata, ma, avendo sviluppato una forma molto leggera della malattia, ecco che molti ritengono che gli asintomatici non siano “abbastanza infetti” per essere davvero una pericolosa fonte di contagio. Uno studio a Hong Kong ha d’altronde evidenziato che pochi malati trasmettono la gran parte dei contagi mentre la maggior parte non trasmette il Coronavirus a nessuno, però gli asintomatici restano pericolosi proprio perché più “liberi” di girare.



Fra chi aveva risposto in modo più duro alle parole di Van Kerkhove spicca l’italiano Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova, che ha affermato: “Penso che sia una stupidaggine. Gli asintomatici trasmettono e basta, questa è la realtà”.

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, ha invece precisato che “mancano ancora prova scientifiche. I dati sono ancora limitati, non c’è certezza sulle modalità di trasmissione. Servono studi di lunga durata per avere evidenze incontestabili”, cioè i lunghi studi ricordati anche dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nella sua dichiarazione di stamattina.