L’Oms ha diffuso un nuovo report sull’andamento della pandemia di Covid-19 relativo alla settimana dal 9 al 15 maggio 2022: l’andamento dei contagi è purtroppo in rialzo, seppure non in maniera allarmante. In questo periodo si è registrato un totale di 3,6 milioni nuovi casi a fronte dei poco più di 3,5 milioni dei sette giorni precedenti. In percentuale si è passati dal -12% all’1%. Il numero dei decessi, invece, fortunatamente continua ad essere in calo: oltre 9 mila morti in meno, pari al 21% di meno rispetto alla precedente settimana.
Le zone più colpite, come riportato da Quotidiano Sanità, sono quelle nella Regione del Mediterraneo Orientale (+63%), nella Regione delle Americhe (+26%), nella regione del Pacifico Occidentale (+14%) e nella Regione Africana (+6%), mentre il numero di nuovi casi è diminuito nelle restanti due regioni. Per quanto concerne invece i nuovi decessi settimanali, il numero è invece diminuito in tutte le regioni tranne che nella Regione Africana, dove è stato registrato un aumento del 48%.
Oms: “Contagi Covid in aumento da -12% a 1%”. La situazione nei singoli Paesi
I contagi relativi al Covid-19, secondo l’Oms, sono dunque in aumento nell’ultima settimana dal -12% all’1%. Tra i Paesi più colpiti in Europa c’è anche l’Italia. Per contagi il nostro Paese è dietro soltanto alla Germania. Il maggior numero di nuovi casi, infatti, è stato segnalato dalla Germania (376.959 nuovi casi; 453,3 nuovi casi per 100 000; -20%), dall’Italia (262.374 nuovi casi; 439,9 nuovi casi ogni 100.000; -14%) e dalla Francia (217.932 nuovi casi; 335,1 nuovi casi ogni 100.000; -18%). Anche per quanto riguarda i morti la situazione non è ottimale. È stato segnalato infatti il numero più alto di nuovi decessi dall’Italia (765 nuovi decessi; 1,3 nuovi decessi ogni 100.000; -16%), dalla Federazione Russa (724 nuovi decessi; <1 nuovo decesso ogni 100 000; -21%) e dalla Francia (590 nuovi decessi; <1 nuovo decesso ogni 100.000; -19%). È boom di nuovi casi anche in Ucraina, ma la guerra attualmente in corso nel Paese non permette di avere delle stime ufficiali attendibili in merito alla situazione.