L’Organizzazione mondiale della sanità avvierà un’indagine indipendente su come è stata gestita l’epidemia di coronavirus. È stata infatti approvata una risoluzione (qui il file in formato pdf), presentata dall’Unione europea e da oltre 100 nazioni, durante l’assemblea legislativa che si è tenuta ieri e oggi per chiedere una “inchiesta indipendente” sulla gestione da parte della comunità internazionale dell’emergenza. La risoluzione è passata anche col voto favorevole della Cina, dove è iniziata la pandemia, nonostante il governo nei giorni scorsi avesse fatto sapere di temere che l’inchiesta possa arrecare ulteriori danni di immagine al paese e legittimare le teorie complottiste sull’origine artificiale del coronavirus. Gli Stati Uniti, che hanno a più riprese attribuito nelle scorse settimane la responsabilità della pandemia alla Cina, non hanno firmato ma comunque accolto favorevolmente l’approvazione dell’indagine indipendente. In un comunicato hanno scritto che l’inchiesta «garantirà una comprensione completa e trasparente dell’origine del virus, della sequenza temporale degli eventi e del processo decisionale che ha portato alla risposta dell’OMS alla pandemia di Covid-19». La tempistica non è ancora chiara: il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesu, ha fatto sapere che partirà «il prima possibile».
INDAGINE INDIPENDENTE SU CORONAVIRUS: RISOLUZIONE OMS
Gli Stati Uniti, in aperta polemica con l’Organizzazione mondiale della sanità, non hanno firmato la risoluzione, ma l’approvano. La risoluzione, che riconosce il principio di equità nell’accesso alle terapie e alle tecnologie che possono contribuire alla lotta contro il coronavirus, richiama gli Stati membri a implementare le risposte nazionali, le misure in termini di diritti umani e libertà fondamentali, ad assicurare che le restrizioni imposte alla libertà di movimento siano temporanee, a garantire l’accesso all’acqua potabile, alla sanificazione e all’igiene. Inoltre, devono garantire il massimo livello di efficienza dei sistemi sanitari nazionali, informare costantemente la popolazione e contrastare la disinformazione, garantire l’accesso ai test e alle cure (anche quelle palliative), la fornitura di dispositivi di sicurezza agli operatori sanitari, oltre che supporto psico-sociale e un’adeguata remunerazione. L’Oms richiama anche alla promozione della ricerca, pubblica e privata, con finanziamenti. L’Assemblea Generale ha anche chiesto un confronto per valutare l’efficacia delle risposte messe in atto.