Continuano le ricerche in merito al covid-19, e all’epidemia di coronavirus che ha provocato più di undici milioni di infetti in tutto il mondo. Le ultime novità ci giungono dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui il virus sarebbe trasmissibile anche per via aerea. In una lettera aperta firmata da 239 esperti di 32 diversi paesi, viene chiesto al massimo organismo mondiale della sanità di rivedere le proprie raccomandazioni sul coronavirus, includendo appunto anche la trasmissione aerea. La missiva, come riportato dai colleghi di TgCom24.it, verrà pubblicata la prossima settimana su un giornale scientifico, ma è stata anticipata dal New York Times, e in essa si ipotizza appunto il contagio “via aria”, anche se l’ipotesi “non è supportata da prove solide”, come afferma Benedetta Allegranzi, uno dei responsabili tecnici dell’Oms.
OMS, LETTERA ESPERTI: TRASMISSIBILITA’ AEREA MA…
La notizia resta comunque significativa e deve fare riflettere, in quanto se così fosse, come fa notare il NYT, le mascherine sarebbero necessarie anche negli spazi al chiuso indipendentemente dal distanziamento sociale. Per trasmissione aerea si intende infatti che il virus permanga a lungo nell’area, e non, come considerato fino ad ora, che il droplet colpisca una persona entro il metro. Di conseguenza sarebbe necessaria anche una revisione dei sistemi di ventilazione nelle scuole, ma anche nelle case, negli uffici e in generale in tutti i luoghi al chiuso, per ovviare a tale problema. “Soprattutto negli ultimi due mesi – ha ribadito il suo pensiero la dottoressa Allegranzi – abbiamo affermato diverse volte che consideriamo la trasmissione aerea possibile, ma certamente non supportata da prove solide o addirittura chiare”. Al momento vi sarebbe in corso “un forte dibattito su questo”. Per correttezza di informazione va detto che non tutto ciò che proviene dall’Oms deve essere preso come oro colato, in quanto negli ultimi mesi la stessa organizzazione si è spesso e volentieri contraddetta, lasciando spesso e volentieri in coloro che ascoltano un senso di confusione.