Mentre in tutto il mondo la campagna vaccinale più imponente della storia prova ad accelerare per consentire a miliardi di persone di lasciarsi alle spalle l’incubo della pandemia, dall’OMS arriva un appello in merito alla razionalizzazione dell’uso delle dosi. Come è noto, uno dei principali problemi in questi mesi, soprattutto in Europa, è quello dell’approvvigionamento e mentre già si discute di somministrazioni ai minori a partire dal prossimo autunno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un appello globale.
“Non vaccinate i bambini, date quelle dosi ai Paesi più poveri”, è la richiesta di Tedros Adhanom Ghebreyesus, numero uno dell’OMS, che sposta il focus su quei luoghi della Terra dove il Covid-19 o è una piaga che continua a mietere vittime a ritmi tremendi oppure laddove il rischio è quello che in futuro, causa circolazione del virus, possano svilupparsi nuove e pericolose varianti che renderebbero di fatto vani gli sforzi della campagna vaccinale, senza contare il rischio che la mutazioni del SARS-CoV-2 potrebbero essere anche resistenti agli attuali preparati di Pfizer, AstraZeneca, Moderna e tutti gli altri.
OMS, “NON VACCINATE I BAMBINI: DATE LE DOSI AL PROGRAMMA COVAX”
L’appello di Tedros rientra nell’ambito della campagna Covax, un programma di collaborazione a livello planetario lanciato nell’aprile 2020 e che punta ad accelerare non solo lo sviluppo e la produzione di nuovi vaccini, ma anche la promozione di una parità di accesso a questi per tutti i Paesi. “Il secondo anno di pandemia sarà molto più mortale del primo” continua il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ricordando che purtroppo il 2021 finirà col segnare un triste record in fatto di vittime del virus Covid-19. Da qui l’invito, almeno per il momento a “non vaccinare bambini e ragazzi” dando invece la priorità al programma Covax e rifornendo di dosi gli Stati più poveri e in via di sviluppo e che non possono consentirsi di acquistare i vaccini.
L’obbiettivo di Tedros è chiaro: garantire a livello mondiale una più capillare e uniforme copertura a livello vaccinale, rinviando l’immunizzazione dei minori e adolescenti (che fino ad ora sembrano i più protetti dal virus) a un’altra finestra temporale. Inoltre, nel corso dell’odierna conferenza stampa svoltasi presso il quartier generale dell’OMS a Ginevra, il direttore generale ha reso noti pure alcuni numeri preoccupanti: innanzitutto la pandemia ha causato fino a oggi circa 3,3 milioni di vittime, motivo per cui la priorità diventa “salvare le vite e i mezzi di sussistenza delle persone con una combinazione di misure di salute pubblica e campagna di vaccinazione”. Il riferimento è anche all’India e alla crisi umanitaria delle ultime settimane con circa 4mila decessi al giorno e i contagi oramai fuori controllo.