Ancora emergenza sanitaria Covid? Dopo un’estate ‘libertina’ rispetto alle ultime due che ci siamo lasciati alle spalle, senza mascherine e misure di distanziamento, con l’avvicinarsi dell’autunno ecco ricomparire l’allarme virus. I casi di contagio sembrerebbero essere in aumento nel mondo e l’OMS, alla luce di ciò, inizia a mettere in guardia, invitando a procedere già con nuove dosi di vaccino per poter proteggere più popolazione possibile.



Come riporta infatti Quotidiano Sanità il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. ha annunciato che si sta monitorando costantemente l’andamento dei casi della nuova variante Covid. E gli ultimi dati stanno iniziando a destare preoccupazione, seppur non ancora a livelli eccessivamente allarmanti. “Continuiamo a vedere tendenze preoccupanti per il COVID-19 in vista della stagione invernale nell’emisfero settentrionale. I decessi stanno aumentando in alcune parti del Medio Oriente e dell’Asia, i ricoveri in terapia intensiva stanno aumentando in Europa e i ricoveri ospedalieri stanno aumentando in diverse regioni. Tuttavia, i dati sono limitati.”



OMS: NON ESISTE VARIANTE COVID DOMINANTE MA SI MONITORA TRASMISSIBILITÀ

Ciò che lamenta l’OMS è la mancata precisione nei dati trasmessi, e questo impedirebbe di avere una visione completa dell’andamento del virus. “Solo 43 paesi, meno di un quarto degli Stati membri dell’OMS, segnalano i decessi all’OMS e solo 20 forniscono informazioni sui ricoveri.” Tedros ha poi voluto specificare a che tipo di variante si sta andando incontro, facendo un quadro preciso della situazione mondiale. “A livello globale, non esiste una variante dominante. La variante di interesse EG.5 è in aumento, mentre le sottovarianti XBB sono in calo. E la variante BA.2.86 è stata rilevata in piccoli numeri in 11 paesi”.



Infine, alla luce di quanto emerso, l’OMS ha voluto porre l’attenzione nuovamente sull’importanza dei vaccini. “Si sta monitorando attentamente questa variante per valutarne la trasmissibilità e il potenziale impatto. Una delle maggiori preoccupazioni dell’OMS è il basso numero di persone a rischio che hanno ricevuto recentemente una dose di vaccino COVID-19. Il nostro messaggio è di non aspettare per ricevere una dose aggiuntiva se è consigliata”.