L‘Oms ha annunciato di voler elaborare nuove linee guida per la salute delle persone trans

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha formato una squadra per lo sviluppo di nuove linee guida per i sanitari, con l’obiettivo di diffondere “cure inclusive”. Leggendo il comunicato diramato dall’OMS, le nuove linee guide toccheranno prevalentemente cinque aree: “Fornitura di cure di affermazione di genere, compresi gli ormoni; istruzione e formazione degli operatori sanitari per la fornitura di cure inclusive di genere; fornitura di assistenza sanitaria per persone trans e di genere diverso che hanno subito violenza interpersonale in base ai loro bisogni; politiche sanitarie che supportino un’assistenza inclusiva di genere e il riconoscimento legale dell’identità di genere autodeterminata”.



I cambiamenti che potrebbero essere apportati dall’Oms hanno già dato di che discutere, dato che si tratta di questioni scientificamente e politicamente piuttosto complesse e controverse, come sottolinea Francesco Borgonovo in un articolo scritto per La Verità: “…dovrebbero esprimersi prima di tutto i Parlamenti sovrani e non un organismo che pretende di essere in qualche modo neutro ed esclusivamente tecnico. I guai però non finiscono qui. Come dicevamo, le linee guida devono ancora essere stese, e a realizzarle provvederà un gruppo di presunti esperti. Sui quali è lecito esprimere più di una perplessità”, le parole del giornalista.



Una nuova commissione per diffondere “cure inclusive”

Pare infatti che a comporre la commissione ci saranno, come spiega Marina Terragni in un suo articolo, “attivisti trans impiegati dalla rete Global Action for Trans Equality, o Gate; il genitore di un bambino che si identifica come trans; e almeno un membro con forti legami con l’industria farmaceutica”. Più di trequarti dei partecipanti, dunque, pare saranno attivisti per i diritti trans.

“Il pericolo concreto è che a formulare le linee guida che forniranno al mondo il modello da seguire per i trattamenti di giovani con problemi riguardanti il genere siano attivisti e fanatici spacciati per esperti sopra le parti”, il dubbio sollevato da Francesco Borgonovo su La Verità.