Oms: il trattato pandemico permette di imporre restrizioni sanitarie

L’Oms, ovvero l’Organizzazione mondiale della sanità, l’organo consultivo che veglia sulle minacce alla salute pubblica e consiglia i modi migliori per agire, in questi giorni sta cercando di siglare un “trattato sulle pandemie“. Ne parla, con un tono particolarmente allarmato, il quotidiano inglese The Telegraph, che evidenzia come tra i 300 emendamenti in esame, ce ne sarebbero alcuni che gli conferirebbero maggiori poteri, tra cui quello di imporre restrizioni sanitarie ai paesi.



Concretamente, il trattato sulle pandemia in discussione negli uffici dell’Oms mirerebbe a rendere più semplice ed immediata la condivisione dei dati sulle minacce pandemiche, in modo da poter coordinare una risposta comune in tempi molto più rapidi rispetto a quanto fatto con il covid. Proposto per la prima volta nel 2021, il piano migliorerebbe il sistema di allerta, la condivisione dei dati e la produzione dei vaccini, ma sembra che l’Oms si sia spinto anche leggermente oltre. Tra gli emendamenti, uno renderebbe vincolanti per tutti i paesi i consigli dell’Organizzazione, riconoscendolo come “autorità di guida e coordinamento della risposta sanitaria internazionale”. Inoltre, i paesi dovrebbero spendere il 5% del bilancio sanitario per la preparazione alla pandemie e sarebbero costretti a fornire le ricette dei vaccini.



I ministri del Regno Unito contro il piano dell’Oms

Insomma, dal punto di prevenzione e risposta il piano proposto dall’Oms sarebbe, quasi, ineccepibile, ma se tutti e 300 gli emendamenti venissero confermati, assumerebbe poteri che ne cambierebbero completamente l’utilità. Il Telegraph, infatti, sostiene che i deputati conservatori del Regno Unito si sarebbero subito espressi contro questi poteri aggiuntivi, sottolineandone “l’evidente ambizione” che lo porterebbe a diventare “da organizzazione consultiva ad autorità di controllo“.

In particolare, i ministri sarebbero preoccupati dall’eventualità in cui l’Oms potrebbe imporre provvedimenti sanitari (come lockdown, obblighi vaccinali e chiusura dei confini) ai paesi. Esther McVey, portavoce di sei deputati conservatori, ha sottolineato la natura “coercitiva” dei poteri che l’Organizzazione assumerebbe, fatto “particolarmente preoccupante se si considerano gli scarsi risultati nel fornire consigli coerenti, chiari e scientificamente validi” durante il covid. Inoltre, ci sarebbe una diffusa preoccupazione per l’emendamento sulla lotta alla disinformazione, che sarebbe guidata dalla stessa Oms, dopo “i suoi pessimi risultati durante la pandemia, come la sua affermazione che il Covid fosse definitivamente di origine zoonotica e la sua negazione”, afferma Molly Kingsley.