Claudio Borghi, senatore della Lega, nonché ex deputato in commissione Bilancio, ha rivolto una pesante critica, in parte provocatoria, contro l’OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulle pagine del quotidiano Libero. La sua proposta è chiara: “tagliare i 100 milioni che il governo versa all’organizzazione e spenderli per alzare gli stipendi e migliorare le condizioni di lavoro al nostro personale sanitario”.
A maggio, infatti, l’OMS, spiega Borghi, “terrà l’assemblea generale, durante la quale questi signori chiederanno più poteri e verosimilmente più soldi“, appare dunque logico “chiederei con quali meriti e per quali scopi vorrebbero più risorse”, mentre per la richiesta di maggiori poteri il senatore si dice “sinceramente preoccupato”. Soffermandosi, innanzitutto, sui poteri, infatti, spiega che l’OMS cercherà di far approvare il nuovo trattato pandemico che “sarà superiore alle legislazioni dei singoli Paesi”, in altre parole “una vera e propria cessione di sovranità“. Come se non bastasse, coscienti che non riusciranno a far approvare facilmente il trattato, “i funzionari vogliono modificare il regolamento sanitario internazionale, inserendo le stesse modifiche di cui abbiamo parlato”.
Borghi: “Un terzo del Bilancio dell’OMS è destinato agli stipendi”
Tornando, invece, alla sua accusa provocatoria contro l’OMS, Borghi sottolinea da una lettura del Bilancio dell’organizzazione appare evidente che “quei 100 milioni servirebbero molto di più a noi” dato che concretamente, “gli unici a trarne vantaggio sono quelli che lavorano” per l’organizzazione. La sua provocazione, precisa, “ha il significato del rompere uno schema consolidato negli anni”, nell’auspicio che l’esempio italiano potrebbe spingere altri stati a decisioni simili.
“Il Bilancio dell’OMS”, spiega Borghi, “è di circa tre miliardi di euro. Poco più di un terzo serve solo per pagare gli stipendi. Conti alla mano, lo stipendi medio è di circa 120 mila euro l’anno esentasse”, perché trattandosi di un ente sovranazionale non vi è uno “stato al quale pagare le tasse”. Similmente, approfondendo il Bilancio, “un altro miliardo è destinato alle consulenze. Cioè altri stipendi non sempre affidati in maniera trasparente”, ed infine, l’ultima parte del Bilancio OMS “è destinata alle altre azioni, come le campagna vaccinale e tutto il resto”. Differentemente, però, per l’Italia, quei soldi potrebbero essere spesi in “mille modi. Si potrebbero stabilizzare i punti nascite nelle isole minori, o ancora si potrebbero pagare le medicine per le malattie rare”.