Il quotidiano La Verità si è focalizzato stamane sulle ultime direttive inerenti l’educazione sessuale da parte dell’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, che stando allo stesso giornale insegnerebbero ai bimbi, fin da piccoli la masturbazione e non solo. Si parla infatti del “piacere di toccare il corpo delle amichette e degli amichetti” ma anche educare ai bimbi fra i 4 e i 9 anni all’amore per persone dello stesso sesso. Ma non è finita, perchè dai 9 anni i bimbi possono imparare ad usare il preservativo correttamente, mentre dai 12 anni in su bisogna dare insegnamenti su mutilazione genitale, circoncisione, ricostruzione dell’imene, e gravidanza anche in relazioni omosessuali, riferisce sempre La Verità.



Il quotidiano si domanda quindi se i genitori italiani siano d’accordo con questi nuovi standard di educazione sessuale dell’OMS: “Sarebbe il caso di chiederselo – si legge ancora – prima che sia troppo tardi visto che questo dovrebbe essere il futuro nella civile Europa occidentale secondo un documento redatto dall’Ufficio regionale dell’Europa per l’Oms, in collaborazione col Centro federale per l’educazione alla salute di Colonia in Germania”, documento che è anche patrocinato dalla World Health Organization, e che si chiama «Standard per l’educazione sessuale in Europa».



STANDARD PER L’EDUCAZIONE SESSUALE IN EUROPA OMS: L’ESPERIENZA IN SVIZZERA

E’ già stato adottato in alcuni Cantoni in Svizzera e a riguardo aveva fatto scalpore la distribuzione dell’opuscolo Hey You che istruiva i 12enni in merito ai sex toy, senza dimenticarsi le campagne di masturbazione nei corsi educazione sessuale nelle scuole dell’obbligo del Canton Ticino “Il tutto – commenta ancora La Verità – nell’ottica di un sesso non procreativo, per evitare gravidanze indesiderate: non solo attraverso la contraccezione, ma anche con pratiche sessuali non finalizzate alla procreazione ma ritenute soddisfacenti”.



Anche in Francia si stava diffondendo tale modello prima che il tutto venisse bloccato da una petizione che ha raccolto 39mila firme fra cui quelle di numerosi professionisti attivi in ambito giovanile, a cominciare da un membro del comitato scientifico della Società francese di psichiatria infantile, psichiatri e pedopsichiatri, medici, pediatri, psicoterapeuti, insegnanti. In ogni caso questo Standard dell’educazione sessuale in Europa, non è mai stato ritirato e rappresenta un punto di riferimento per l’Oms.

STANDARD PER L’EDUCAZIONE SESSUALE IN EUROPA OMS: IL DURO MONITO DI MAURICE BERGER

La Verità sottolinea come ne esiste una versione anche una edizione in lingua italiana, a cura della Federazione italiana di sessualità scientifica. Il documento, precisa ancora il quotidiano, si basa sull’assunto “che i bambini siano «esseri sessuali» titolari di «diritti sessuali» inalienabili che comprendono «il diritto a ricevere un’educazione sessuale», intesa chiaramente nel documento come educazione sessuale statale o sovrastatale, perché i genitori sarebbero «inadeguati», in quanto dalle famiglie i bambini percepirebbero il pudore che circonda l’argomento sesso tra le mura domestiche e questo li renderebbe «più chiusi e pudichi», quando invece andrebbero incoraggiati «i giochi a sfondo sessuale»: «i bambini cosi potranno acquisire competenze per determinare la loro sessualità»”.

Secondo Maurice Berger, psichiatra francese di grido «La modalità di educazione sessuale così proposta invade in modo traumatico la vita emotiva del bambino. Riceviamo testimonianze di bambini e adolescenti che esprimono il loro imbarazzo e ribrezzo per questo tipo di insegnamento: molti si dicono scioccati, alcuni mostrano persino segni di disturbi emotivi. Perché non aspettare semplicemente che i bambini facciano domande sulla sessualità quando ne avvertono il bisogno? Perché non si tiene conto del fatto che i bambini hanno un senso del pudore? Perché gli adulti sentono il bisogno assumere il ruolo di seduttori-iniziatori?».