Takeshi Kasai, direttore dell’Oms per il Pacifico occidentale, è stato accusato di razzismo, bullismo ed in generale di comportamenti poco etici da altri 30 membri dell’Organizzazione. Le persone in questione sono volute rimanere anonime, ma un’inchiesta di Associated press un mese fa aveva rivelato quanto accaduto. È per questo motivo che nelle scorse ore il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato la scelta della Commissione di sospenderlo fino a data da destinarsi, senza dare spiegazioni in merito al provvedimento. A sostituire il medico giapponese sarà la vicedirettrice generale, Zsuzsanna Jakab.



La messa in congedo del funzionario ha provocato non poco scalpore, dato che erano ormai quindici anni che lavorava all’interno dell’Oms. Prima come vicedirettore, poi come direttore nel Consiglio di Amministrazione a partire dal 2019. Adesso il suo operato è stato interrotto, sulla carta in via temporanea, ma non è da escludere la possibilità che il provvedimento preso possa essere permanente. Le accuse nei confronti di Takeshi Kasai sono infatti pesanti.



Oms, Takeshi Kasai accusato di razzismo e bullismo: cosa ha fatto?

In molti si stanno chiedendo in queste ore cosa abbia fatto Takeshi Kasai, direttore dell’Oms per il Pacifico occidentale, per essere sospeso dalla sua carica. Un’inchiesta di  Associated press ha rivelato che avrebbe messo in atto una “leadership autoritaria abusiva e razzista”. Avrebbe contribuito inoltre a creare una “atmosfera tossica” nella sede dell’Organizzazione con “atti di bullismo in pubblico”. Infine, è accusato anche di avere gestito male la pandemia di Covid-19 nella sua area. A puntare il dito contro di lui sono stati 30 membri.



Takeshi Kasai da parte sua ha negato qualsiasi accusa relativa a comportamenti poco etici. “Prendo molto sul serio le preoccupazioni sollevate sul mio stile di gestione e sulla cultura del lavoro nella regione del Pacifico occidentale dell’OmsSono stato duro con il personale, ma respingo l’ipotesi di aver preso di mira personale di una particolare nazionalità”, ha ribadito.