Nei giorni convulsi in Italia e in Europa con l’avanzare della “seconda ondata” di coronavirus, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non arrivano notizie molto esaltanti: «Le proiezioni sulla corsa del virus in Europa che arrivano da modelli epidemiologici affidabili non sono ottimistiche. Questi modelli indicano che politiche rilassate prolungate potrebbero spingere, entro gennaio 2021, la mortalità giornaliera a livelli da 4 a 5 volte superiori a quanto registrato ad aprile». L’allarme viene riportato dal direttore dell’Oms Regione Europa Hans Kluge che però non fa riferimento esatto ai numeri di cui si sta parlando: e allora facendo una stima sui numeri di aprile di aumento giornalieri dei morti in tutta Europa (attorno ai 4mila) fa emergere un dato che, se confermato dall’Oms, darebbe la cifra monstre di 20mila morti ogni giorno in tutta l’Ue. È evidente si tratti di un calcolo con basi scientifiche in origine ma al momento senza una reale corrispettiva valutazione capillare delle varie incognite presenti: resta però il grido di allarme dell’organizzazione che più volte durante l’emergenza Covid-19 ha dato svariate previsioni, non sempre completamente (e per fortuna) avverate.
OMS, ALLARME SUL VACCINO: “PER I GIOVANI SOLO NEL 2022”
Quello che però resta chiaro e lampante è l’invito che fa la stesa Oms Europa: «Gli stessi modelli mostrano che misure semplici come, ad esempio, indossare mascherine in modo sistematico (ad un tasso del 95%, contro meno del 60% che vediamo oggi) insieme allo stretto controllo degli assembramenti, sia in spazi pubblici che privati, può salvare fino a 281.000 vite entro il 1 febbraio nei nostri 53 Stati membri». I dati sono preoccupanti ma non sono come quelli di marzo, riporta ancora Kluge: «l’impennata dell’autunno-inverno continua a manifestarsi in Europa con aumenti esponenziali dei casi giornalieri e aumenti percentuali corrispondenti nelle morti. L’evoluzione della situazione epidemiologica desta grande preoccupazione: il numero giornaliero di casi è aumentato, come pure i ricoveri. Covid-19 è ora la quinta causa di morte e la ‘barra’ dei 1000 morti al giorno è stata raggiunta. Significa che siamo di nuovo a metà marzo? No – ha assicurato il n.1 dell’agenzia Ue – non ci siamo». Questo perché in merito ai contagi, si registrano sì 2-3 volte più casi al giorno rispetto al picco di aprile, «ma osserviamo ancora 5 volte meno morti». Il Covid però, chiarisce Kluge, non è cambiato e dunque sono variate le modalità di combatterlo oltre alle misure messe in campo dai vari Governi. Seconda pessima notizia però arriva sul fronte vaccino, con questa volta la ricercatrice capo Oms Soumya Swaminathan: «Una persona giovane e in salute potrebbe non essere vaccinata contro il coronavirus fino al 2022». La vaccinazione di massa non potrà essere diffusa nel 2021, completa la scienziata, «La priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d’accordo. Ma anche in quei casi bisgnerà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani».