L’emergenza coronavirus sta colpendo duramente tutto il mondo ma un apporto fondamentale potrebbe arrivare a stretto giro di posta dal vaccino Covid. Pur evidenziando che non è ancora chiaro quando saranno disponibili dosi sicure ed efficaci pronte per la distribuzione, l’Oms ha annunciato che potrebbero arrivare «tra l’inizio e la metà del 2021». L’organizzazione ha messo in risalto che è necessario superare diverse sfide importanti – «si deve dimostrare che i vaccini sono sicuri ed efficaci in ampi studi clinici» – ma molti potenziali vaccini sono allo studio ed alcuni dei grandi studi clinici potrebbero arrivare già alla fine del 2021, al più tardi all’inizio del 2021. L’Oms ha inoltre ribadito che saranno necessarie una serie di revisioni indipendenti dell’efficacia e delle prove di sicurezza, «inclusa la revisione normativa e l’approvazione nel Paese in cui viene prodotto il vaccino».



VACCINO COVID, FAUCI: “POSSIBILI PRIME DOSI A FINE 2020”

L’Oms parla di metà 2021, ma per il vaccino Covid potrebbe anche servire meno tempo per Anthony Fauci. Il celebre virologo statunitense ha affermato che le prime dosi «saranno disponibili negli Usa già alla fine di dicembre o all’inizio di gennaio». Dosi, ha precisato, destinate alle persone a forte rischio, «a condizione che i test clinici in corso non evidenzino criticità». «Nessuno conosce i tempi del vaccino, ma potrebbero essere anche brevi», ha spiegato Roberto Burioni su Medical Facts: «Io sono convinto che se un vaccino (o una cura) si dimostrasse efficace, con una gestione intelligente della proprietà intellettuale (brevetto) e con una condivisione ampia delle procedure di produzione da parte dell’azienda che ha fatto la scoperta, potremmo avere in questo senso la stessa sorpresa che ho avuto io nel vedermi un tempo ridotto da quattro anni a 63 giorni». Più cauta, invece, l’ex ministro Giulia Grillo: «Non sappiamo quanto il vaccino riuscirà a controllare il virus, sicuramente ci aiuterà ma non arriverà a dicembre: ci vorrà più tempo e non sappiamo se avremo altre sofferenze di natura sanitaria», le sue parole a Radio Cusano Campus.

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