Presto l’Oms potrebbe dichiarare la fine della pandemia, ma Giovanni Rezza invita alla cautela. Direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Giovanni Rezza ha commentato al Corriere della Sera che “ora, a livello globale, considerando anche che la situazione in Cina è migliorata, la popolazione è abbastanza protetta. Attualmente siamo in una fase ‘di transizione’, come la definisce l’Oms. C’è quindi cautela ma con un buon grado di ottimismo. Molto probabilmente nelle prossime settimane — anche se non sappiamo esattamente quando — l’Organizzazione mondiale della sanità riunirà di nuovo il Comitato che deciderà se il Covid vada considerato ancora un’emergenza oppure no”.



L’Oms sta dunque valutando se considerare ancora il Covid “un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, mantenendo alta l’attenzione anche se i report contenenti i dati non sono più quotidiani. La decisione, spiega Giovanni Rezza, “viene presa dal Comitato di emergenza dell’Oms, lo stesso che aveva dichiarato a fine gennaio 2020 il coronavirus come un’emergenza sanitaria a livello mondiale. A marzo dello stesso anno l’Agenzia parlò poi pubblicamente di “pandemia”. Dopo tre anni, l’Oms ha riunito di nuovo il Comitato, proprio lo scorso fine gennaio, ma gli esperti hanno deciso di mantenere lo stato di emergenza perché in quel momento c’era un’epidemia rilevante in Cina. Quindi l’attenzione continua a essere alta, anche se la stessa Organizzazione mondiale della sanità afferma che c’è un’immunità diffusa: tante persone sono vaccinate e tante altre si sono infettate”.



Covid non è più pandemia? Rezza “attenzione a persone fragili, vaccinatevi”

Pandemia Covid in Italia, Giovanni Rezza al Corriere della Sera sottolinea che nel nostro Paese “abbiamo assistito a quella che è stata definita la fine sociale della pandemia (essendo rimasti in vigore ben pochi provvedimenti di contenimento dell’infezione da Sars-CoV-2), però viene ancora mantenuto elevato il grado di attenzione” e di conseguenza “il ministero continua quindi a monitorare la situazione, mantenendo la vigilanza, ma non c’è in questo momento un livello di allarme: l’impatto sulle strutture sanitarie è molto basso, l’incidenza di nuovi positivi è relativamente bassa (41 casi su centomila abitanti)”.



Considerando la situazione della pandemia, a oggi Giovanni Rezza invita a mantenere “alta l’attenzione verso le persone fragili, come anziani e individui più vulnerabili a causa di patologie importanti. A loro, soprattutto, si consiglia prudenza e si raccomanda di vaccinarsi”.