Meryl Nass, ricercatrice americana, gira il mondo per diffondere la sua tesi: il trattato pandemico dell’OMS, che sostituirà il regolamento sanitario internazionale, avrebbe in realtà lo scopo di imporre leggi restrittive alle popolazioni e giustificare la censura e la propaganda in nome della salute pubblica. A La Verità, racconta: “Cerca di imporre una dittatura sanitaria globale, che gli permetterà di dichiarare arbitrariamente una pandemia, il che le consentirà di imporre blocchi, passaporti vaccinali e il lancio su scala industriale di “vaccini” affrettati e non testati, per cui i produttori e i politici che li incaricano saranno esentati da responsabilità”.
Secondo l’esperta “particolare importanza avrà la modifica dell’articolo 43 al paragrafo 4. Prevede che l’Oms possa vietare l’uso di determinati farmaci o altre misure durante una pandemia, poiché le sue “raccomandazioni” sarebbero vincolanti. Il risultato consisterà nella standardizzazione di tutte le cure per tutti i pazienti. In sintesi, il direttore generale dell’Oms potrebbe requisire e spostare forniture mediche da un Paese all’altro, decidere quali trattamenti possono essere utilizzati e limitare l’uso di altri trattamenti. Altro cambiamento fondamentale: la modifica del processo di testing vaccinale sparirà per tutti i vaccini, così come avvenuto per quelli Covid”.
Nass: “Nel nuovo trattato la censura delle informazioni false”
La ricercatrice Meryl Nass non ha dubbi: l’Oms è l’organo internazionale più pericoloso di tutti. “Per l’Italia, così come per ogni membro dell’Unione europea, sta negoziando direttamente la Commissione europea. Anche se, da costituzione, non dovrebbe essere così” spiega a La Verità. Il nuovo regolamento avrà ripercussioni anche sulla comunicazione: “Tra gli obblighi derivanti dalle proposte di modifica del regolamento sanitario internazionale oltre agli altri già citati ci sarebbe anche la Censura delle “informazioni false e inaffidabili” riguardanti le minacce alla salute pubblica designate dall’Oms”.
A preoccupare il medico sono soprattutto “le modifiche che imporranno la sorveglianza di potenziali agenti patogeni pandemici. Bisognerà costruire o mantenere laboratori di sequenziamento e condividere i campioni reali con l’Oms e anche condividere le sequenze online. Tutto questo è un rischio perché favorirà la proliferazione di agenti di armi biologiche ed io ritengo che sia un crimine” spiega ancora a La Verità.