L’INCONTRO IN VATICANO TRA PAPA FRANCESCO E I SOCCORRITORI DI MEDITERRANEA
Nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo una delegazione della ong Mediterranea Saving Humans ha incontrato in Vaticano Sua Santità Papa Francesco e il Cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. L’indomani del messaggio preparato per la 109esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (prossimo 24 settembre 2023) dove il Pontefice ha sottolineato con forza la necessità di porre la libertà all’emigrante di scegliere se migrare o restare nella propria terra, i soccorritori e membri della ong operante nel Mediterraneo e in Ucraina sono stati accolti in Vaticano accompagnati anche dal cardinale Franco Montenegro e dagli Arcivescovi di Palermo e Napoli, Corrado Lorefice e Mimmo Battaglia.
I membri di Mediterranea hanno voluto condividere con Papa Francesco il lungo cammino intrapreso in questi anni con le realtà dell’accoglienza e le varie Diocesi sparse nel Mediterraneo (con capofila per l’appunto le Arcidiocesi di Palermo e Napoli). La delegazione di Mediterranea – riporta “Avvenire” con l’inviato presente Nello Scavo – presentava, tra gli altri, la presidente Vanessa Guidi, l’ex no global Luca Casarini, Alessandro Metz, Beppe Caccia, il comandante della nave Mare Jonio, Giovanni Buscema, la capomissione Sheila Melosu, e la capomissione in Ucraina, Laura Marmorale.
IL CAPPELLANO DELLA ONG MEDITERRANEA: “ECCO COSA ABBIAMO DETTO A PAPA FRANCESCO”
Al centro dell’incontro tra Papa Bergoglio e la ong Mediterranea, spiega don Mattia Ferrari cappellano di Mediterranea, «è stata la condivisione con Papa Francesco di quello che è il punto di incontro tra le Chiese e le tante persone di buona volontà, provenienti da tanti mondi anche lontanissimi tra loro, che fanno parte di Mediterranea». Davanti al Santo Padre gli equipaggi della ong italiana presenti hanno parlato – riporta ancora il quotidiano dei vescovi – «dell’amore viscerale, quell’amore che caratterizza il cuore di Dio, il cuore di Gesù e che ogni persona è capace di provare».
Un amore viscerale, spiega ancora il cappellano di Mediterranea, che «ci porta ad agire nel Mediterraneo e in Ucraina». Nel suo post sui social, con tanto di foto dell’evento in Vaticano, Don Ferrari scrive «Una parola ho il dovere morale di dire: GRAZIE. Grazie a Papa Francesco e ai vescovi, a Nello Scavo, alle mie sorelle e ai miei fratelli di Mediterranea Saving Humans e a tutte le sorelle e i fratelli che camminano con noi. Grazie perché mi mostrate che tutto si riassume una parola: AMORE VISCERALE, amare come Gesù ama. Questo è il segreto della vita». Al termine dell’incontro in Vaticano lo staff di Mediterranea ha donato a Papa Francesco un’opera di Igor Scalisi Palminteri, “pittore di quartiere” a Palermo: vi è raffigurato Sant’Erasmo, noto come “pescatore di uomini”, che indossa un giubbetto di salvataggio e due remi. Come ripota ieri la nota del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, l’intenzione di Papa Francesco sul tema immigrazione è «promuovere una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare, vale a dire – in altre parole: il diritto di restare nella propria terra».