Bidzina Ivanishvili, ex Primo Ministro della Georgia nonché fondatore del partito Georgian Dream, nel corso di un discorso al Parlamento, ha puntato il dito contro le OGN, accusandole di essere a servizio delle potenze estere e di volere rendere sempre meno indipendente il Paese.
“La verità assoluta è che il finanziamento non trasparente delle ONG, che descrivono come aiuti, è lo strumento principale con cui è possibile nominare le autorità della Georgia dall’estero. L’obiettivo è che la Georgia sia governata non dalle autorità elette dal popolo ma dagli “avvoltoi” nominati dall’esterno. Non permettere che ciò accada è nostro dovere nei conti pubblici georgiani che si sono sacrificati per l’idea della libertà della Georgia”, ha affermato come riportato da 1TV Georgia. L’esponente politico ha poi ribadito che questo tentativo non avrà l’epilogo sperato. “La Georgia di oggi non è né la Georgia sotto Shevardnadze né l’Ucraina sotto Yanukovich. Oggi, la Georgia è governata da un gruppo forte e unificato di professionisti che conoscono il valore della propria patria, la sua indipendenza e sovranità”.
Il discorso di Bidzina Ivanishvili sul futuro della Georgia
Bidzina Ivanishvili ha dunque intenzione di continuare a battersi per garantire l’indipendenza alla Georgia, soprattutto in relazione a ciò che è accaduto all’Ucraina.
“Negli ultimi anni, la Georgia ha sopportato la lotta più dura per evitare la guerra e mantenere la pace. Nonostante la promessa fatta al vertice di Bucarest del 2008, la Georgia e l’Ucraina non sono state autorizzate a unirsi alla NATO e sono state lasciate fuori. Tutte queste decisioni sono prese dal Global War Party, che ha un’influenza decisiva sulla NATO e sull’Unione europea, e che vede solo la Georgia e l’Ucraina come carne da cannone. Per prima volta hanno fatto entrare la Georgia in un confronto con la Russia nel 2008, e nel 2014 e nel 2022 hanno messo l’Ucraina in una situazione ancora più difficile. La ragione principale dell’aggressione del Global War Party nei confronti della Georgia è che non è riuscita a trasformare la Georgia in un secondo fronte nonostante i grandi sforzi, che avrebbe potuto ottenere molto facilmente con il ritorno degli agenti al potere”, ha aggiunto.