Corsi di formazione anti discriminazione per il personale Atac. Dopo l’annuncio che metteva in guardia i passeggeri dagli «zingari», l’azienda dei trasporti di Roma ha deciso di dare il via libera ai corsi per il personale, con l’obiettivo di combattere «razzismo, sessismo e abilismo». I corsi sono stati affidati ad un’organizzazione che si batte per i diritti dei gay, Agedo. Come riportato da La Verità, l’iniziativa nasce dallo scandalo del mese scorso, quello dell’appello contro i borseggiatori, in cui un dipendente Atac aveva usato il termine «zingari». La vicenda risale al 10 marzo e sulla metro erano stati segnalati diversi borseggi.
Un addetto aveva urlato un avvertimento non scritto in cui chiedeva di fare attenzione «agli zingari» lungo la linea A. In quel momento era presente la giornalista Francesca Mannocchi, che collabora con La Stampa e La7. Via Twitter stigmatizzò subito l’episodio, parlando di razzismo. Pochi giorni dopo, la scrittrice Giulia Blasi raccontò sui social che su un tram della linea Centocelle-Laziali un macchinista aveva gridato «negri di m…». Di lui non si è saputo nulla, invece il responsabile dell’annuncio contro le borseggiatrici e i borseggiatori era stato subito identificato e sottoposto a procedimento disciplinare.
ATAC, CORSI “RIEDUCATIVI” NON SONO NOVITÀ
Atac però è andata oltre, perché i corsi di formazione per il personale non si occupano solo di lotta al razzismo, ma anche di discriminazioni basate sul sesso, gli orientamenti sessuali e le persone con disabilità. Il corso iniziato ieri si chiama “Il valore delle differenze” ed è contro «razzismo, sessismo, abilismo e omolesbobitransfobia». Riprende un ciclo di lezioni già andato in scena in forma sperimentale tre anni fa per verificatori e bigliettai. Il corso, affidato alla Onlus che dal 1992 si occupa di mettere in contatto genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali e trans, ha avuto la benedizione del Comune e del sindaco Roberto Gualtieri, che aveva definito l’episodio «inammissibile e inaccettabile». I corsi cominciati ieri non sono, dunque, una novità assoluta, visto che 11 anni fa la stessa Atac aveva firmato una convenzione con Unar, l’Ufficio nazionale anti discriminazioni. Non sono neppure una novità i problemi di Atac, tra ritardi e guasti. Inoltre, è un buco nero dal punto di vista finanziario, visto che assorbe 570 milioni di euro l’anno.