È servita una rivolta comune di tutti i creators più in voga per far fare dietrofront ad OnlyFans, il social che permette di pubblicare foto e video osè e guadagnare con abbonamenti mensili. Dopo la decisione da parte del board di bloccare i contenuti sessualmente espliciti a partire dal prossimo 1 ottobre, quest’oggi la piattaforma ha fatto sapere di aver deciso di tornare sui propri passi abolendo, di fatto, la comunicazione di divieto fatta negli scorsi giorni. “Grazie a tutti per aver fatto sentire la vostra voce” si legge in un comunicato diramato nella giornata odierna.



In un primo momento sembrava che la decisione della dirigenza di OnlyFans sarebbe stata frutto di ostacoli da parte degli investitori. Tramite i social la piattaforma ha sottolineato: “Abbiamo assicurato le garanzie necessarie per supportare la nostra variegata community di creatori e abbiamo sospeso la modifica delle norme prevista per il 1 ottobre. OnlyFans è sinonimo di inclusione e continueremo a fornire una casa a tutti i creators“. I produttori di contenuti verranno presto contattati dallo stesso sito per rendere ufficiale, tramite un comunicato, la decisione di OnlyFans.



OnlyFans ci ripensa: no blocco di contenuti sessuali, rivolta dei creators

La decisione di OnlyFans di vietare contenuti sessualmente espliciti, come video e foto hard, non era andato a genio ai tanti creators che con gli abbonamenti mensili richiesti ai follower avevano creato un vero e proprio business difficilmente sostituibile. “Ci stanno dando meno di due mesi di preavviso per trovare una nuova piattaforma su cui spostare tutti i nostri fan nel tentativo di sopravvivere e continuare a pagare l’affitto” aveva detto la sex worker Nat Cole intervistata da Insider.

Il dietrofront annunciato dalla piattaforma non ha però placato l’ira di chi su OnlyFans sembrerebbe comunque intenzionato a non metterci più piede. Più che i creatori, ad essere stizziti sarebbero anche gli utenti che a seguito del comunicato non hanno perso tempo nel puntare il dito contro il CEO Tim Stokely. La vicenda infatti non ha fatto altro che dare visibilità ai siti rivali, con milioni di nuovi utenti pronti a passare ad altro dopo la questione confusa di OnlyFans.