Ogni anno, il 10 agosto, il calendario romano ci ricorda San Lorenzo diacono e martire. A lui è legata la celebre Notte delle Stelle cadenti. Scopriamo qual è la storia che ha portato alla sua leggenda.

San Lorenzo: un vita dedicata allo studio e ai più bisognosi

San Lorenzo nacque in Spagna, nell’attuale Huesca, nel 226: i suoi genitori lo indirizzarono subito a un educazione cristiana, comprensiva di tutti e tre i sacramenti, ossia battesimo, comunione e cresima.
Studiò lettere all’Università di Saragozza, eccellendo tra tutti i suoi colleghi studenti, mantenendo una purezza di cuore che furono notati dal vescovo della città, che infatti gli conferì ufficialmente gli ordini di Lettorato, di Ostiariato e di Esorcistato.



Durante un suo soggiorno in Spagna, il futuro pontefice Sisto II, lo invitò a Roma, prendendolo sotto la sua protezione: qui, ad appena 17 anni, fu nominato accolito da Papa Fabiano e, 10 anni dopo, divenne diacono.
Con Sisto II, divenuto poi papa, Lorenzo nel 258 fu nominato arcidiacono, proseguendo la sua opera di conversione dei pagani che disturbò Valeriano, di cui San Dionisio narra la spietatezza contro i cristiani.



Tra le sue vittime ci furono Lorenzo, arrestato nelle catacombe di San Callisto nell’agosto del 258 e Sisto II: furono incarcerati e torturati, ma sarà il pontefice uno dei primi ad affrontare il martirio. Lorenzo si pose in lacrime davanti ai persecutori per salvare il suo maestro, il quale però lo invitò ad aiutare i poveri di Roma, distribuendo loro le ricchezze della chiesa.

Quando Valeriano seppe ciò, ordinò a Lorenzo di versare a lui ogni bene in suo possesso: per tutta risposta, il sant’uomo gli presentò i chierici, i poveri e gli ammalati da lui aiutati, mostrandoli come la vera ricchezza della Chiesa.
La leggenda narra che Valeriano condannò Lorenzo a una morte lenta, sui carboni ardenti e arrostito letteralmente. Probabilmente in realtà Lorenzo morì il 10 agosto del 258 per decapitazione e le sue spoglie furono trasferite nelle catacombe di Santa Ciriaca, nei pressi del Campo del Verano.



La storia della notte delle stelle cadenti: le lacrime di San Lorenzo

A San Lorenzo è legata la notte delle stelle cadenti che, secondo la tradizione cristiana, rappresenterebbero le lacrime versate dal santo durante il martirio: per ogni stella cadente vista, un desiderio espresso si realizzerà.
San Lorenzo è celebrato il 10 agosto in molte città italiane e non solo: a Cervia le celebrazioni risalgono ad almeno il 1888 e si svolgono tra concerti bandistici, tombole di beneficenza e spettacoli pirotecnici sulla spiaggia; a Firenze la festa di San Lorenzo ha come momento clou lo storico corteo della Repubblica di Firenze che parte dal Palagio di Parte Guelfa e arriva a Palazzo Vecchio; a Huesca si celebra il santo con corride con delle vitelle, celebrazioni liturgiche e cortei organizzati dalle peñas.
A Pré-Saint-Didier San Lorenzo è festeggiato con la partecipazione del gruppo folcloristico “La Badoche” di probabile origine celtica, tra musiche, balli e tipicità gastronomiche.

I patronati di San Lorenzo

San Lorenzo è patrono di Pré-Saint-Didier, borgo valdostano della Valdigne che sorge all’ombra dell’Orrido di Verney, raggiungibile tramite un facile sentiero che porta alla cascata che vi scorre all’interno, con il Monte Bianco sullo sfondo.
Passeggiando per le vie del borgo tra case in pietra con i tetti in scura ardesia, si incontrano la Chiesa di San Lorenzo dell’XI secolo con uno dei più antichi campanili della Valle d’Aosta e la Chiesa di San Pantaleone del XII secolo, con all’interno affreschi medioevali e un bellissimo altare barocco.
Il ponte romano è uno dei simboli del borgo, eretto nel I d.C. sul fiume Dora, vicino al Parco delle Acque.

Gli altri Santi del giorno

Oltre a San Lorenzo, tra gli altri santi e beati celebrati il 10 agosto vi sono San Blano, San Besso, Santa Plettrude, San Geraint II, il Beato Andrea da Grosseto e il Beato Lazzaro Tiersot.