L’ONU ha recentemente pubblicato il nuovo rapporto dell’Alto commissariato per i diritti umani che sembra disegnare una situazione tragica nel conflitto tra l’Ucraina e la Russia. In particolare, Matilda Bogner, responsabile della guerra in Ucraina, ha sottolineato che entrambi i paesi avrebbero commesso diverse violazioni dei diritti umani, arrestando e giustiziando diversi prigionieri di guerra, senza dei reali processi, ed includendo tra loro anche alcuni civili esteri al conflitto in corso. L’ONU ha espresso la sua più profonda preoccupazione in merito alla guerra tra Russia e Ucraina, parlando anche di abusi e maltrattamenti da entrambe le parti.



Il rapporto ONU sulle esecuzioni sommarie

Insomma, il rapporto dell’ONU non sembra essere positivo né nei confronti dell’Ucraina, né in quelli della Russia. “Siamo profondamente preoccupati per l’esecuzione sommaria almeno 25 prigionieri di guerra russi e persone fuori combattimento da parte delle forze armate ucraine, che abbiamo documentato”, si legge. Esecuzioni avvenute “subito dopo la cattura sul campo di battaglia. Pur essendo a conoscenza di indagini in corso da parte delle autorità ucraine su cinque casi che coinvolgono 22 vittime, non siamo a conoscenza di procedimenti giudiziari“.



Similmente, evidenzia ancora il rapporto dell’ONU, sono stati giustiziati anche 15 prigionieri di guerra dell’Ucraina “poco dopo la loro cattura da parte delle forze armate della Russia”. Undici tra loro, sottolineando ancora, sono stati giustiziati dal gruppo paramilitare Wagner, che opera al fianco dell’esercito russo. “Quasi la metà dei 229 prigionieri di guerra russi che abbiamo intervistato”, evidenzia ancora il rapporto della funzionaria ONU Matilda Bogner, “ha parlato di torture o maltrattamenti da parte di membri delle forze armate ucraine e dell’intelligence, e in misura minore del personale penitenziario. Sono stati picchiati, colpiti alle gambe, pugnalati agli arti, torturati con la corrente, sottoposti a finte esecuzioni, minacce di violenza sessuale o di morte”. Differentemente, invece, la Russia non avrebbe disposto informazioni sugli arresti di militari dell’Ucraina, ma l’ONU evidenzia che “abbiamo riscontrato una migliore protezione per i prigionieri all’inizio della loro prigionia”.

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