È polemica per l’attacco di Israele all’ospedale di Shifa, il più grande della Striscia di Gaza. In un comunicato, come riportato da AnsaHamas ha denunciato che i bombardamenti hanno preso di mira “un convoglio di ambulanze diretto verso il valico di Rafah, causando almeno 13 morti e molti feriti”. Il Governo di Benjamin Netanyahu tuttavia sostiene che all’interno dei mezzi ci fossero “armi e milizie”.



Le giustificazioni di Tel Aviv non sono state sufficienti però agli occhi del panorama internazionale. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto “inorridito” per l’operazione in questione. “Le immagini di corpi sparsi per strada fuori dall’ospedale sono strazianti”, ha scritto su Twitter. Poi l’appello per il cessate il fuoco: “Fino a ora, per quasi un mese, i civili a Gaza, compresi bambini e donne, sono stati assediati, uccisi e bombardati dalle loro case. Gli sono persino stati negati gli aiuti. Questo deve finire”.



ONU contro Israele: “Inorriditi da attacco a ospedale di Gaza”. La presa di posizione della Turchia

Anche la Turchia, dopo l’ONU, ha assunto una posizione di condanna nei confronti di Israele per quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. “Alla luce della tragedia umanitaria in corso a Gaza causata dai continui attacchi di Israele contro i civili, e del rifiuto da parte di Israele di chiedere il cessate il fuoco e il flusso continuo e senza ostacoli di aiuti umanitari, è stato deciso di richiamare il nostro Ambasciatore a Tel Aviv, Sakir Ozkan Torunlar, per consultazioni”, ha comunicato ai media il ministro degli Affari Esteri, Hakan Fidan.



Poco dopo a esporsi senza mezzi termini è stato anche il presidente Recep Tayyip Erdogan: “La Turchia farà di tutto per portare le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra da parte di Israele davanti alla Corte penale internazionale”, ha annunciato.