L’Onu (Organizzazione Nazioni Unite), mediante il proprio Consiglio di Sicurezza, ha espresso parere favorevole alla propria risoluzione relativa alla questione Afghanistan, mediante la quale viene proposta e richiesta la creazione di un corridoio di fuga sicura da Kabul. Il documento è stato votato nella serata di oggi, lunedì 30 agosto 2021, poco dopo le 21, e ha registrato solamente due astensioni, da parte della Russia e della Cina, che hanno preferito non esprimere la propria opinione in merito a quanto detto sopra.
La bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu, tuttavia, aveva già avuto modo di circolare nel tardo pomeriggio della giornata odierna, con l’agenzia di stampa ANSA che era riuscita a entrare in possesso di una copia. Grazie al lavoro dei colleghi, siamo in grado di sapere che, in essa, si esige anche che l’Afghanistan non venga utilizzato per minacciare o attaccare alcun Paese, per ospitare o addestrare terroristi, per pianificare o finanziare atti terroristici.
ONU, IDEE CHIARE SULL’AFGHANISTAN: “BISOGNA SOSTENERE I DIRITTI UMANI, SOPRATTUTTO QUELLI DI DONNE, BAMBINI E MINORANZE”
La risoluzione dell’Onu, approvata con successo in questa serata di fine agosto, è stata elaborato da tre Paesi in particolare, come riferisce ancora l’agenzia ANSA: si tratta, nel dettaglio, di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti d’America. In essa, peraltro, viene riaffermata l’importanza di sostenere i diritti umani, compresi quelli delle donne, dei bambini e delle minoranze.
E, ancora, “si chiede poi di rafforzare gli sforzi per fornire assistenza umanitaria all’Afghanistan e si domanda a tutte le parti di permettere un accesso pieno, sicuro e senza ostacoli alle Nazioni Unite, alle sue agenzie e ai suoi partner”. Ricordiamo che la situazione nel Paese mediorientale è estremamente delicata da quando i talebani hanno conquistato il governo nazionale, con le donne che sono state nuovamente relegate ai margini della società, come accadeva un ventennio fa, quando fu istituito per la prima volta l’emirato islamico dell’Afghanistan.