L’ONU pensa al tribunale internazionale per Putin
Tra i corridoi dell’ONU starebbe circolando la bozza di una risoluzione per processare Putin e i leader della Russia, attraverso un tribunale internazionale (sul modello di quello di Norimberga che fu istituito dopo la Seconda guerra mondiale) per il reato di aggressione ai danni dell’Ucraina. Un’ipotesi ventilata nei giorni scorsi anche dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e sulla quale sembrava esserci una certa opposizione da parte degli USA.
Ora insomma, a quanto evidenzia il Guardian che ha dato per primo la notizia, si starebbe tornando a parlare del tribunale internazionale per processare Putin e la leadership della Russia del crimine di aggressione, ma questa volta tra i corridoi dell’ONU, segnale che forse gli USA stanno facendo un passo indietro. “È qualcosa a cui il presidente Zelenskiy tiene molto”, ha detto l’ambasciatrice USA per la giustizia penale globale, Beth Van Schaack, ma si chiede anche se “avranno i voti all’assemblea generale” delle Nazioni Unite. Infatti, sottolinea il Guardian, il problema a processare Putin è che, seppur il tribunale penale internazionale abbia già iniziato a perseguire alcuni esponenti della Russia, non si può colpire ampiamente la leadership del paese, poiché il Cremlino non è firmatario della dichiarazione penale internazionale.
Tribunale internazionale per processare Putin: la posizione degli USA
Ora come ore, evidenzia ancora il Guardian, per l’approvazione da parte dell’ONU della risoluzione per istituire un tribunale internazionale per processare Putin e la leadership della Russia del crimine di aggressione, manca una presa di posizione precisa da parte di alcuni stati, in particolare gli USA e la Gran Bretagna, come sostiene anche l’ambasciatrice americana Van Schaack. Secondo lei il governo non avrebbe una posizione precisa sul tribunale, ma “certamente siamo favorevoli a compiere alcuni passi intermedi, in particolare quando si tratta di preservare le prove“, attraverso il meccanismo dei processi in contumacia, che permettono al pubblico di testimoniare.
Il principale dubbio sollevato da USA e Gran Bretagna in merito al tribunale internazionale ONU per processare Putin e la leadership della Russia, è il rischio di scissioni interne alle Nazioni Unite, per via di divergenze diplomatiche. Oltre a questo, si teme che possa sminuire in qualche modo lo status della Corte internazionale penale, oppure rendere i negoziati per la pace impossibili per via delle sicuramente più ferme opposizioni della leadership russa.
Contestualmente, in merito al tribunale internazionale ONU per processare Putin e gli esponenti della Russia, si sarebbe espressa anche la first lady ucraina, Olena Zelensky. Mercoledì scorso avrebbe sollevato la questione ai parlamentari britannici, esortandoli ad accettare il tribunale. Questi ultimi, di contro, non avrebbero mai accennato neanche ufficiosamente alla questione. Infine, l’Ucraina in merito al crimine di aggressione, sostiene di avere prove in merito ad almeno 26mila crimini di guerra commessi dalla Russia, costati la vita a 7.500 civili.