L’Onu ha accusato l’Ue di avere “favorito la detenzione, l’omicidio, la tortura, lo stupro e la riduzione in schiavitù di migranti libici che cercavano di raggiungere il continente”. Il Consiglio per i diritti umani, dopo tre anni di indagini, come riportato dal Daily Telegraph, ha affermato che ci sono “prove schiaccianti” del fatto che siano stati commessi un elevato numero di crimini di guerra e contro l’umanità.
Il riferimento, nel dettaglio, è a un progetto da 800 milioni di euro che l’Unione Europea finanzia per fermare l’immigrazione clandestina in Europa dal Nord Africa, fornendo denaro, attrezzature e formazione ai gruppi armati libici per intercettare e trattenere i migranti. “Non stiamo dicendo che l’Ue e i suoi Stati membri abbiano commesso questi crimini. Il punto è che il sostegno dato ha aiutato e favorito la commissione dei crimini”, ha detto Chaloka Beyani in una conferenza stampa. I suoi comportamenti però avrebbero “portato a questi crimini”.
Onu: “Ue favorisce detenzione e tortura di migranti libici”. L’accusa
Il rapporto del Consiglio per i diritti umani dell’Onu pubblicato ieri, che accusa l’Ue di avere favorito la detenzione e la tortura dei migranti libici, è stato il terzo emesso da tre anni a questa parte, nonché il più corposo. “C’è un urgente bisogno di ravvisare le responsabilità per porre fine a questa pervasiva impunità”, ha detto Mohamed Auajjar, capo della commissione. “Chiediamo alle autorità libiche di sviluppare un piano d’azione per i diritti umani”.
Peter Stano, portavoce della Commissione europea, da parte sua, ha affermato che l’Unione Europea “non ha mai finanziato la guardia costiera libica né qualsiasi altra entità in Libia”, aggiungendo che l’assistenza fornita aveva lo scopo di “migliorare le loro prestazioni quando si tratta di ricerca e soccorso, sia con le navi, sia con le attrezzature, o in precedenza addestrandoli con particolare attenzione ai diritti umani”.