Il processo Open Arms che vede coinvolto Matteo Salvini, accusato di sequestro di persone e di rifiuto di atti di ufficio, è stato rinviato al prossimo 17 dicembre 2021: questo quanto deciso dal presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, Roberto Murgia.
Emerge qualche dettaglio in più sulla presenza di Richard Gere come teste, richiesta da parte del legale di parte civile della ong. L’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, ha spiegato in aula: «Non abbiamo nulla contro la richiesta di deposizione dell’attore Richard Gere anche se la riteniamo sovrabbondante». Questa la posizione della Procura di Palermo, riportata da Adnkronos: «Il teste deve essere sentito in quanto possa fornire un contributo utile e magari non sovrabbondante. Al di là degli aspetti di spettacolarizzazione della presenza di un famoso attore internazionale che potrebbe avere, sinceramente non credo interessi alla procura. Devo dire che ci sono da parte del nostro ufficio ben altri e ben più qualificati testi che possano essere in grado di riferire sulle condizioni complessive dell’imbarcazione sullo stato dei naufraghi. Al di là degli aspetti solidaristici che apprezziamo, non ci pare sinceramente che la testimonianza di Richard Gere possa apportare un contributo decisivo per questo procedimento». (Aggiornamento di MB)
Open Arms, Salvini: “Processo surreale”
«Difendere i confini, la sicurezza l’onore di un Paese è un dovere, andare a processo perchè ho fatto il mio dovere è surreale»: questo un altro passaggio dell’intervento di Matteo Salvini al termine della prima udienza del processo Open Arms in programma nell’aula bunker di Palermo.
Come vi abbiamo raccontato, la prima udienza è stata dedicata all’ammissione lista testi e documenti, con l’udienza dedicata all’ammissione lista testi e documenti, con l’avvocato del leghista, Giulia Bongiorno, che ha chiesto anche gli atti delle inchieste sulle ong. Tante le reazioni sul web, soprattutto sulla presenza di Richard Gere, netta Annalisa Chirico: «Che una star di Hollywood debba venire a Palermo per ‘testimoniare’ sugli sbarchi illegali in Sicilia (che ne sa Richard Gere?!), rende il processo Open arms una farsa e l’Italia un unicum mondiale. Chi entra in ITA lo decide il governo o i trafficanti? Il governo o gli attori?». (Aggiornamento di MB)
Open Arms, Richard Gere tra i testi
«Qui Aula di Giustizia del carcere di Palermo. Il processo voluto dalla sinistra e dai tifosi dell’immigrazione clandestina comincia: quanto costerà ai cittadini italiani?»: questo il tweet provocatorio di Matteo Salvini dall’aula bunker del processo Open Arms. E arrivano importanti novità anche sull’udienza odierna…
Come riportato dai colleghi di TgCom24, il tribunale di Palermo ha ammesso tutti i testi citati dalle parti: oltre all’ex premier Conte e agli ex ministri, da Toninelli alla Trenta, sfilerà sul banco dei testi anche l’attore Richard Gere. Una presenza accolta con sarcasmo dal leader della Lega: «Ditemi voi quanto è serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importante di cui occuparsi. Mi dispiace solo per due cose, per il tempo che tolgo ai miei figli e per i soldi che gli italiani spendono per questo processo politico organizzato dalla sinistra». (Aggiornamento di MB)
Open Arms: Salvini rischia fino a 15 anni
Prende oggi il via il processo Open Arms: Matteo Salvini presente nell’aula bunker di Palermo, imputato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per aver impedito nell’agosto 2019 l’attracco al porto di Lampedusa a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong Open Arms. Il segretario federale della Lega rischia una pena fino a 15 anni di reclusione.
Il processo Open Arms è iniziato questa mattina con le questioni preliminari poste dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai pubblici ministeri Gery Ferrara e Giorgia Righi. Come riportato dai colleghi di Adnkronos, all’inizio dell’udienza la Procura di Palermo ha chiesto al tribunale l’interrogatorio del leader della Lega. Tra le richieste probatorie anche le testimonianze di Giuseppe Conte e Luciana Lamorgese.
Open Arms: al via processo a Palermo con Salvini
Fuori dall’aula bunker di Palermo è iniziata una manifestazione di protesta dei giovani di Our Voice e non mancano i volti noti di Open Arms, ovviamente parte civile. Oscar Camps, fondatore della Ong e recentemente immortalato insieme al segretario del Pd Enrico Letta, ha spiegato ai microfoni dei cronisti presenti: «Siamo qui per avere giustizia, assicurare un porto non è una scelta politica ma di umanità. Noi abbiamo rispettato le convenzioni internazionali, a prescindere dalla politica le persone soccorse in mare vanno salvate».
Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sul processo Open Arms, Matteo Salvini nella giornata di ieri s’era detto fiducioso e battagliero: «Io sono assolutamente tranquillo perchè ho servito il mio Paese. Il compito del ministro dell’Interno è quello di difendere i confini, la sicurezza e la dignità dell’Italia: io questo ho fatto da ministro. Il tribunale di Catania (caso Gregoretti, ndr) ha detto che non esiste alcun reato, anzi ho semplicemente fatto il mio dovere, conto che senza perdere troppi mesi e far spendere troppi soldi ai contribuenti italiani, anche il tribunale di Palermo arrivi alla stessa conclusione perchè penso di essere l’unico ministro in Europa che va a processo non per questione di soldi ma perchè ha fatto il suo lavoro».