Open Arms salva altre 39 persone: sono 160 le persone a bordo dell’imbarcazione dell’Ong spagnola. L’intervento di soccorso è avvenuto la scorsa notte nella zona Sar maltese su richiesta di La Valletta: il governo ha reso noto di essere disponibile per trasferire a terra solo i 39 migranti salvati nella notte. E non è tardata ad arrivare la risposta dell’Organizzazione non governativa di Camps, che ha definito «inammissibile» la richiesta di Malta, sottolineando che «questa situazione sta provocando gravi problemi di sicurezza a bordo». La nave è ormai da dieci giorni in mare aperto in acque internazionali e attende «un porto sicuro dove sbarcare»: Matteo Salvini ha parlato di una «provocazione politica», annunciando di essere pronto a sequestrare l’imbarcazione. Il neo presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha invocato «un intervento umanitario rapido».
OPEN ARMS SALVA ALTRI 39 MIGRANTI, DIVIETO DI INGRESSO IN ITALIA PER OCEAN VIKING
Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, con il fondatore di Open Arms che terrà una conferenza stampa a Lampedusa insieme al direttore della Ong Riccardo Gatti ed ai due testimonial Richard Gere e chef Rubio. Possibili aggiornamenti su una risoluzione europea, come già accaduto nelle scorse settimane per le altre emergenze migranti. E non è finita qui: ieri, nel corso di un comizio in Puglia, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato di aver firmato un decreto con divieto di ingresso in acque italiane per la Ocean Viking, nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere che ha effettuato il suo primo soccorso di 80 persone, riporta Repubblica. «Non riportiamo le persone in un paese in guerra», la replica dell’Ong all’offerta della Libia di un porto a Tripoli, mentre il capo del Viminale ha affermato di aver scritto al collega norvegese invitandolo a farsi carico dei migranti, in quanto la nave batte bandiera di Oslo.