La proposta delle Baleari, per la Ong Open Arms è incomprensibile e senza una adeguata nave per il lungo viaggio non si pone neanche come alternativa: «Con la nostra imbarcazione a 800 metri dalle coste di Lampedusa, gli stati europei stanno chiedendo a una piccola Ong come la nostra, di affrontare 590 miglia e 3 giorni di navigazione, in condizioni metereologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari e volontarie molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l’Europa nega». L’Italia continua il braccio di ferro interno Salvini-M5s e nell’attesa di capire se tale nave della Marina Militare italiana sia davvero pronta a scortare i migranti verso le Baleari, la stessa Ong con il presidente Riccardo Gatti lancia un appello: «trasferire i migranti a Catania e da lì portarli in aereo a Madrid per dare loro dignità. Sarebbe opportuno affittare un Boeing per 200 persone. Il costo sarebbe di 240 euro a passeggero. La soluzione Aquarius, l’anno scorso, per una nave della Guardia costiera era costata 250mila euro mentre la spesa per l’altra nave neanche si è saputa». Secondo appello della mattinata, questo più come monito, arriva dall’Unione Europea che torna a proferire verbo sull’emergenza migratoria presente a Lampedusa: «Rivolgiamo un appello agli Stati membri e alle Ong a collaborare per trovare una soluzione che funzioni e che permetta uno sbarco immediato delle persone a bordo della Open Arms», spiega la portavoce Natascha Bertaud. Nel frattempo, sempre nell’isoletta siciliana è arrivato un altro barcone “privato” con 37 persone provenienti dalla Libia e dalla Tunisia: soccorsi da motovedetta della Guardia di finanza al largo di Lampedusa, i migranti saranno accompagnati al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola. (agg. di Niccolò Magnani)



OPEN ARMS SCORTATA FINO IN SPAGNA?

Potrebbe sbloccarsi a breve la situazione riguardante la Open Arms. La Spagna ha offerto il porto di Minorca, nelle Baleari, all’imbarcazione della Ong, ma questa ha fatto sapere di essere pronta ad intraprendere la tratta ma solo se i 107 migranti verranno trasbordati su un’altra imbarcazione. Il governo italiano ha messo a disposizione le imbarcazioni della Guardia Costiera, come ha spiegato il ministro Toninelli: “La nostra guardia costiera è ora a disposizione, ed è pronta ad accompagnare l’Ong verso il porto spagnolo, con tutto il sostegno tecnico necessario, per far sbarcare lì tutti i migranti a bordo”. Si inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel quindi, dopo 18 giorni di tensione che hanno portato ad una crisi di governo da cui sembra ormai complicato tornare indietro. Intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è uscito nuovamente allo scoperto, ribadendo la propria posizione: “Perché tutti in Italia e solo in Italia? – le parole a Radio Anch’io – Navi tedesche, norvegesi, tutte in Italia? – ha aggiunto – con porti spagnoli aperti? Con minorenni che non sono minorenni? Con malati che non sono malati? Siamo buoni sì, cristiani sì ma fessi no”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OPEN ARMS: “NON POSSIAMO ANDARE IN SPAGNA”

Non si sblocca la situazione riguardante la Open Arms, l’imbarcazione con a bordo 107 migranti che da 18 giorni attende l’ok per far sbarcare i profughi. Nelle ultime ore si è fatto avanti il governo spagnolo, che ha offerto all’organizzazione non governativa un attracco a Minorca, nelle Baleari. Peccato però che la stessa Ong sostenga di non essere in grado di portare a termine la tratta, viste le condizioni critiche a bordo: “Non possiamo allontanarci dalla costa – fanno sapere, come riferisce Repubblica – in condizioni di sicurezza con le persone a bordo. Dobbiamo sbarcare ora. Stiamo vivendo una situazione di forte ansia – aggiungono – e questo rende la situazione ingestibile per la sicurezza a bordo, non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza e l’integrità fisica degli immigrati e dell’equipaggio”. A questo punto non è da escludere che la nave venga accompagnata in Spagna dalla Guardia costiera italiana, con il ministro Toninelli che ha già dato il proprio lasciapassare. La Open Arms sarebbe anche disposta ad accettare tale offerta, ma solo nel caso in cui i migranti venissero trasbordati su un’altra nave per effettuare la traversata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OPEN ARMS: LE ULTIME SULLA VICENDA

I livelli di scontro sono molteplici e diverse, vanno dal fronte europeo con gli inviti dei Paesi di poter accogliere alcuni migranti, a quello interno dove lo scontro al Governo Lega-M5s si riflette nello stallo totale a bordo della Open Arms ancora ai margini del porto di Lampedusa. Open Arms, dopo aver rifiutato l’invito della Spagna perché considerato troppo lontano come viaggio, ha inviato una richiesta urgente al porto di Lampedusa «per poter entrare e far sbarcare le 107 persone che da 17 giorni sono a bordo. Le condizioni psicofisiche dei migranti sono critiche e la loro sicurezza è a rischio. Se dovesse accadere il peggio, l’Europa e Salvini ne sarebbero responsabili», spiegano dalla Ong spagnola. Intanto dopo Madrid anche la Francia fa sapere in una nota del Ministro Castaner che il Governo Macron accoglierà 40 migranti della Open Arms. Resta però lo scontro fortissimo con Salvini al centro del ciclone: dalla Versiliana, mentre si consuma l’ultima estrema frattura con i 5Stelle, attacca «Malati immaginari, minorenni immaginari, adesso emergenze sanitarie immaginarie… La ong Open Arms e i suoi complici stanno raggiungendo il massimo del ridicolo, gli italiani sono buoni ma non fessi». (agg. di Niccolò Magnani)

5 MIGRANTI SI BUTTANO IN MARE DISPERATI

Cinque migranti con il loro giubbotto salvagente si sono gettati in mare poco fa per protesta dopo che lo stallo a bordo sulla Open Arms continua ancora per il braccio di ferro tanto nel Governo italiano quanto in Ue. Per evitare il peggio alcuni volontari della Ong si sono tuffati e hanno riportato i migranti sulla nave mentre stavano cercando di nuotare verso la costa di Lampedusa. Per il fondatore della Ong, Oscar Camps, la «situazione è insostenibile a bordo» anche se così non pare aver giudicato l’ispezione della Procura di Agrigento a bordo della Open Arms questa mattina. Intanto esplode il caso Spagna, con il Governo di Sanchez che apre il porto di Algeciras oggi per il possibile arrivo della nave Ong attaccando però il Ministro della Lega «Ho indicato che il porto di Algeciras sia abilitato per ricevere OpenArms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Ue. L’inconcepibile risposta delle autorità italiane, e in particolare del suo ministro dell’Interno Matteo Salvini, di chiudere tutti i suoi porti e le difficoltà esposte da altri paesi del Mediterraneo centrale, hanno portato la Spagna a guidare nuovamente la risposta alla crisi umanitaria». Salvini invece replica «Chi la dura la vince: la Spagna ha aperto i porti. Non ho risposto agli insulti, alle minacce di morte. Si ragiona con calma e si lavora da ministro». In realtà la Open Arms ha appena rifiutato l’invito della Spagna motivando che il viaggio è troppo lungo e la situazione a bordo della nave è insostenibile già ora. (agg. di Niccolò Magnani)

FONTI STAMPA “NO EMERGENZA SANITARI SU OPEN ARMS”

Dopo il fortissimo scontro “mediatico” sorto nelle scorse ore con Roberto Saviano, Salvini torna ancora sui social per commentare la situazione di stallo che permane sulla Open Arms nel porto di Lampedusa: «Da 17 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi ‘signori’ tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l’Italia». Il post è la diretta replica del vicepremier alle accuse giunte dalla Ong spagnola nelle scorse ore: «Non mi fate paura, mi fate pena. Io non mollo». La vera novità delle ultime ore però riguarda le fonti della Procura di Agrigento che all’Ansa avrebbero rivelato come dopo l’ispezione a lungo approfondita a bordo della nave con 107 migranti non vi sarebbe alcuna emergenza sanitaria come invece sostenuto tanto da Open Arms quanto da diversi quotidiani italiani e internazionali in queste ore di tesissima situazione a Lampedusa. «Non sarebbero emerse particolari criticità igienico-sanitarie da far scattare l’emergenza», ribadiscono fonti d’Ansa, che se confermate smentirebbero le relazioni dei medici del Cismo che invece parlavano di casi di scabbia e migranti stremati dalla convivenza sulla barca per 17 giorni. (agg. di Niccolò Magnani)

IRA SALVINI “8 MINORENNI SONO IMMAGINARI”

Sono arrivati pochi minuti fa gli esiti dell’ispezione condotta ieri dagli agenti della squadra mobile di Agrigento e da due medici dell’ufficio sanitario marittimo a bordo della nave Open Arms, in mare aperto da 17 giorni: come riporta Repubblica, confermata l’emergenza sanitaria e la situazione insostenibile dal punto di vista dell’ordine pubblico. Ora la palla passa al procuratore aggiunto Salvatore Vella, che potrebbe optare per lo sbarco dei 107 migranti ancora a bordo ed il sequestro dell’imbarcazione. E prosegue il botta e risposta tra l’Ong e Matteo Salvini, con Open Arms che ha attaccato su Twitter: «Giorno 17. Miserabile. Miserabile è chi utilizza 107 esseri umani “senza nome” e dei voluntari come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista. Complici, tutti quelli che lo permettono e si prendono gioco del loro dolore». Non è tardata ad arrivare la replica del ministro dell’Interno: «Da 17 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi “signori” tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l’Italia. Non mi fate paura, mi fate pena. Io non mollo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

OPEN ARMS: SBARCATI 27 MINORI, MA…

Da 17 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi “signori” tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l’Italia. Non mi fate paura, mi fate pena. Io non molloOpen Arms, sono sbarcati a Lampedusa i 27 minori a bordo dell’imbarcazione dell’ong spagnola. Dopo il botta e risposta tra Conte e Salvini, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola ma non mancano le polemiche – che seguono quelle scaturite dal medico Francesco Cascio sulle condizioni di salute dei migranti – Secondo quanto affermato dal ministro dell’Interno, otto persone si sono dichiarate maggiorenni: «Mi riferiscono da Lampedusa che dei 27 immigrati per i quali è stato ordinato lo sbarco in quanto minorenni, già 8 si sono dichiarati maggiorenni! Vedremo gli altri… Dopo i “malati immaginari”, ecco i “minorenni immaginari”! Però quello cattivo è Salvini. Mentre altri cedono, io non cambio idea». Già nelle scorse ore il segretario federale della Lega si era detto dubbioso sulla presenza di così tanti minori a bordo della Open Arms.

OPEN ARMS, PROCURA DI AGRIGENTO PROSEGUE INDAGINE

Un’altra notte a bordo dell’imbarcazione per i restanti 107 migranti, che comprendono anche un altro minore che ha deciso di non scendere dalla nave per non lasciare solo il fratello maggiorenne. Come evidenzia Adnkronos, attesi gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Agrigento: i magistrati indagano per sequestro di persona e violenza privata. Nel corso delle prossime ore dovrebbero arrivare gli esiti dell’ispezione eseguita sabato 17 agosto dal medico della Sanità marittima con gli uomini della Squadra Mobile e della Guardia costiera. Da segnalare un altro sbarco sempre a Lampedusa: come riporta Quotidiano, un barcone con 57 migranti è stato intercettato dalla Guardia di Finanza all’Isolotto di Lampione (Agrigento): le persone sono state trasportate al molo Favarolo, tra loro un giovane colto da crisi isterica e soccorso dall’equipe medica.