Si scalda ancor di più la vicenda della nave Open Arms dopo le novità arrivate in questa prima serata da Palazzo Chigi e dal Viminale: il Premier Conte ha chiesto ufficialmente lo sbarco dei minori migranti dalla nave Ong in rotta verso l’Italia (ricordiamo scortata da due motovedette della Marina Militare italiana, ndr) mentre il Viminale prova l’estremo tentativo di ricorrere contro la decisione del Tar del Lazio appellandosi al Consiglio di Stato. «Pensate in che paese strano viviamo: un avvocato del Tribunale amministrativo del Lazio vuole dare il permesso di sbarcare a una nave straniera piena di immigrati. Ancora nelle prossime ore firmerò il mio no, io complice dei trafficanti di esseri umani non lo sarò mai», spiega Salvini in una nota cui aggiunge poco dopo «C’è la nave di una ong spagnola in acque maltesi che fa ricorso a un tribunale italiano, non si capisce perché. Poi c’è una nave norvegese di una ong francese. E’ chiaro che c’è un disegno per tornare indietro, per riaprire i porti italiani e trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa. Finché ho vita non mi arrendo e resisto a questa vergogna, anche per rispetto degli immigrati che sono qua regolarmente. Non cambio idea, possono minacciarmi, denunciarmi, processarmi». Il ricorso mandato al Consiglio di Stato dl Viminale recita infatti «Open Arms si è infatti trattenuta in acque Sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e fatto sistematica raccolta di persone con l’obiettivo politico di portarle in Italia». Nel frattempo la stessa Ong fa sapere che la decisione del Tar del Lazio è stata presa «alla luce della documentazione prodotta (medical report e relazione psicologica) e della prospettata situazione di eccezionale gravità e urgenza».
TAR SOSPENDE DIVIETO SBARCO MIGRANTI OPEN ARMS
Il caso Open Arms rischia di essere arrivato alle fasi finali dove la tensione e lo scontro internazionale promette di essere se possibile ancora più frenetico: l’ultimissima novità riguarda il Tar del Lazio che ha disposto la sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali dell’Italia per la nave della Ong spagnola. Lo sostiene la stessa organizzazione nei giorni scorsi in aperto scontro con il Ministro Salvini e il Premier spagnolo Sanchez per la diffida lanciata da Italia e Spagna contro la nave che negli ultimi 13 giorni ha a bordo 147 migranti salvati al largo delle acque libiche del Mediterraneo. «Ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantito», spiega la Open Arms in un comunicato. Non solo Tar del Lazio, anche un altro tribunale – quello dei Minori di Palermo – è intervenuto sulla vicenda Open Arms dopo il ricorso fatto dalla nave Ong negli scorsi giorni: «Lasciare per giorni dei minori in mare in prossimità della frontiera con lo Stato italiano equivale, di fatto, ad un respingimento» vietato dalle convenzioni internazionali, firmate anche dall’Italia. Il Tribunale palermitano ha dunque chiesto ufficiali chiarimenti ai Ministri Salvini, Trenta e Toninelli in merito al loro divieto di ingresso per i migranti della Open Arms.
OPEN ARMS VERSO LAMPEDUSA: IRA SALVINI SUL PREMIER CONTE
«Si chiede di conoscere quali provvedimenti le autorità intendano adottare in osservanza della normativa internazionale e italiana», i giudici siciliano ricordano ancora come «le convenzioni internazionali impongono il divieto di respingimento alla frontiera o di espulsione dei minori stranieri non accompagnati». La nave a questo punto si sta dirigendo verso il porto sicuro più vicino, ovvero Lampedusa, essendo stata messa nel “mirino” fin dal principio dalla nave rifiutata dai porti europei, Spagna compresa. Il Premier Giuseppe Conte ha scritto al ministro dell’Interno Salvini per autorizzare lo sbarco dei migranti che da 13 giorni sono a bordo della Open Arms: ad annunciarlo è il leader della Lega imbufalito per la richiesta del Premier, tra l’altro in piena crisi di Governo con la mozione di sfiducia a Conte già lanciata dalla Lega per i prossimi giorni. «Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di immigrati a bordo di una nave di una ong che però è straniera, è in acque straniere e gli risponderò garbatamente che non si capisce perché debbano sbarcare in Italia», conclude Salvini in una nota di poche ore fa. Intanto, secondo fonti raccolte da Fanpage.it, il Ministro Toninelli e il Premier Conte starebbero pensando di autorizzare la Guardia Costiera ad operare immediatamente lo sbarco dei 30 minori ancora a bordo della nave Ong spagnola proprio tenendo conto della “diffida” lanciata dal Tribunale dei Minori di Palermo.