CLAMOROSO DIETROFRONT IN OPENAI: TORNA SAM ALTMAN COME CEO… DOPO UNA SETTIMANA!

In una sola settimana potrebbe esserci materiale per una bella serie Netflix o giù di li: Sam Altman, licenziato solo 7 giorni fa da OpenAI con una telefonata via Google Meet, torna alla guida della azienda innovatrice nel campo dell’intelligenza artificiale. E così in casa OpenAI torna il “papà” di ChatGpt, scongiurando nello stesso tempo la “fuga di massa” dei dipendenti che avevano minacciato la società di andarsene dopo il siluramento di Altman.



Dopo dunque giorni di caos e con l’ex Ceo di OpenAI che si era subito accasato in Microsoft, ecco il clamoroso dietrofront annunciato questa mattina dal board della società americana: «Abbiamo raggiunto un accordo di principio affinché Sam Altman ritorni in OpenAI come CEO con un nuovo consiglio composto da Bret Taylor (presidente), Larry Summers e Adam D’Angelo. Stiamo collaborando per definire i dettagli. Grazie mille per la pazienza dimostrata durante questo processo».



MICROSOFT E OPENAI: COS’È SUCCESSO E COSA ORA CAMBIERÀ CON ALTMAN DI NUOVO ALLA GUIDA DEL CDA

È per primo Sam Altman a confermare il ritorno in sella di OpenAI dopo che per alcuni giorni il suo passaggio a Microsoft (che possiede il 49% di OpenAI, ndr) aveva visto centinaia di dipendenti minacciare le dimissioni in massa, pronti a seguire anche loro il “guru” dell’intelligenza artificiale. «Adoro Openai e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato al servizio di tenere unita questa squadra e la sua missione. quando ho deciso di unirmi a MSFT dalla sera alla mattina, era chiaro che fosse la strada migliore per me e per il team. con il nuovo consiglio e il supporto di Satya Nadella (Ceo della società fondata da Bill Gates, ndr), non vedo l’ora di tornare a OpenAI e di consolidare la nostra forte partnership con Microsoft», scrive su X il “figlio prodigo” Sam Altman.



In una lettera firmata solo pochi giorni fa, 550 dipendenti su 700 ammonivano il consiglio di amministrazione a reintegrare Altman e l’ex presidente Greg Brockman all’interno del board di OpenAI: «Siamo incoraggiati dalle modifiche apportate al consiglio di amministrazione di OpenAI – ha invece dichiarato il Ceo di Microsoft, Satya Nadella commentando il ritorno di Altman nell’azienda per l’intelligenza artificiale –. Crediamo che questo sia un primo passo fondamentale verso una governance più stabile, informata ed efficace. Sam, Greg e io abbiamo parlato e concordato che hanno un ruolo chiave da svolgere. Non vediamo l’ora di consolidare la nostra collaborazione». Solo lunedì scorso, dopo il licenziamento di Altman, OpenAI aveva nominato l’ex capo di Twitch, Emmett Shear , come amministratore delegato ad interim, mentre di contro Microsoft aveva annunciato che Altman avrebbe guidato la neonata divisione dedicata all’intelligenza artificiale. Poi è cambiato tutto e ora si attendono possibili nuovi colpi di scena nella “fiction” tipica da Silicon Valley americana: da investimenti già incardinati a sviluppi ulteriori di ChatGpt, l’intento è sicuramente quello di una maggiore collaborazione tra OpenAI e Microsoft per portare sempre più all’avanguardia il concetto di intelligenza artificiale di cui siamo probabilmente solo all’inizio di una lunga e imprevedibile “era”.