In attesa della stagione lirica e di balletto estiva (Circo Massimo, 15 giugno-6 agosto), il Teatro dell’Opera di Roma, prosegue la serie di concerti iniziata il 28 aprile con un concerto di Michele Mariotti dedicato ai ballabili delle principali opere di Verdi. La seria presenta importanti direttori come Gianandrea Noseda, Oksana Lyniv e Alejo Pérez. I concerti sono programmati per un pubblico di sole cinquecento persone per consentire il distanziamento sociale. I concerti iniziano alle 20:00 e durano circa un’ora per rispettare le regole del coprifuoco in base alle quali fino al 21 giugno il pubblico deve essere a casa entro le 23.00. Il Governo ha annunciato che il coprifuoco sarà posticipato alla mezzanotte dal 1° giugno e completamente revocato il 21 giugno. Gli spettacoli di opera dal vivo potranno ricominciare.
Ho scelto il concerto che ha segnato il debutto di Oksana Lyniv a Roma. È una giovane e affermata direttore d’orchestra ucraina. È la figlia di due musicisti e nipote di un direttore di coro. Dal 1992 al 1996 ha studiato flauto e direzione d’orchestra al Conservatorio Stanislav Liudkevych di Leopoli. Ha diretto per la prima volta un’orchestra all’età di 16 anni. Dal 2005 al 2009, Lyniv ha continuato i suoi studi musicali alla Musikhochschule di Dresda. Dal 2008 al 2013, è stata direttore principale associato dell’Opera Nazionale di Odessa. Ha lavorato alla creazione di un’orchestra nazionale giovanile in Ucraina. Dalla stagione 2013-2014, ha fatto parte dello staff di direzione dell’Opera di Stato bavarese, come assistente di Kirill Petrenko. Il suo lavoro all’Opera di Stato bavarese ha incluso produzioni di Mirandolina (Martinu), Die Soldaten (Zimmermann) e Selma Ježková (Poul Ruders). È la prima direttore donna ad essere nominata direttore principale dell’Opera di Graz e della Filarmonica di Graz, un incarico che ha tenuto dal 2017-2018 al 2019-2020. Il suo debutto a Roma era molto atteso.
Il concerto è iniziato con L’idillio di Sigfrido di Richard Wagner ed è continuato con la Sinfonia n. 1 in sol minore di Petr Il’ič Ĉajkovskij, chiamata “Sogni d’Inverno”. L’esecuzione de L’idillio di Sigfrido è stata cesellato per renderlo, allo stesso tempo, più intimo e più avvincente. I tempi erano dilatati; a mio parere, sotto la bacchetta di Boulez, l’esecuzione della composizione sarebbe durata circa cinque minuti in meno rispetto alla direzione di Lyniv. I tempi più lenti hanno permesso di ascoltare e apprezzare appieno i sottostanti leit-motif, molti estratti dalla tetralogia l’Anello del Nibelungo e di cogliere le capacità dei gruppi orchestrali (principalmente, gli ottoni, i fiati e gli archi). Insomma, una lettura diversa dal solito ma originale ed affascinante.
Ĉajkovskij scrisse la sua Sinfonia n. 1 in sol minore subito dopo aver accettato una cattedra al Conservatorio di Mosca: è la prima opera degna di nota del compositore. Il fratello del compositore, Modest, affermò che quest’opera costò a Čajkovskij più lavoro e più sofferenza di qualsiasi altra sua opera. Ciò nonostante, Čajkovskij primase affezionato a questa composizione e scrisse alla sua patrona Nadezhda von Meck nel 1883 che “sebbene sia per molti versi un lavoro molto immaturo, fondamentalmente ha più sostanza ed è migliore di qualsiasi altra mia opera più matura”. Dedicò la sinfonia a Nikolai Rubinstein.
È una sinfonia descrittiva. Oksana Lyniv ha enfatizzato questo aspetto poiché la partitura le ricordava la sua nativa Ucraina con lunghi inverni e un bellissimo paesaggio. Nel primo movimento (Allegro Tranquillo in sol minore), ha sottolineato gli aspetti melodici. Nel secondo movimento (Adagio cantabile in mi bemolle maggiore), ha enfatizzato la struttura monotematica, basata su sottili variazioni su un singolo tema. Il terzo movimento (Scherzo), il suo piglio ha avvolto il pubblico con un’intera linea di valzer orchestrali. Nel quarto e ultimo movimento Andante lugubre – Allegro maestoso (da sol minore a sol maggiore), Oksana Lyniv ha fatto ascoltare la canzone popolare su cui si basa la partitura e sottolineato il finale con una vigorosa coda. Il pubblico ha risposto con entusiasmo ed ovazioni.
La stagione estiva di opera e di balletto del Teatro dell’Opera include nuove produzioni de Il Trovatore e di Bohème, una ripresa di Madame Butterfly, il Requiem di Verdi, Il lago dei cigni e Bolle &Friends. Molto ricco in poche settimane.
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