Choc a Prato dove una decina di manifestanti originari del Pakistan, sono stati pestati da uomini cinesi con tanto di bastoni e mazze da baseball. Come riferito da Fanpage l’episodio si è verificato durante uno sciopero indetto dai lavoratori della Dreamland, un’azienda gestita da personale cinese nel Pratense – da non confondere con l’omonima azienda concessionaria di auto Dream Land srl di Agliana (Pt), del tutto estranea ovviamente alla vicenda, ndr – e l’esito è stato di cinque lavoratori feriti, di cui uno di loro in gravi condizioni. La manifestazione era stata appoggiata dal sindacato SiCobas, e gli operai avevano deciso di “agitarsi” per via delle condizioni di sfruttamento all’interno della suddetta azienda.
L’episodio si è verificato di preciso nel pomeriggio di lunedì scorso 11 ottobre, attorno alle ore 18:00, e il tutto è stato filmato e poi postato sulla pagina ufficiale Facebook del sindacato: “Eravamo in picchetto con alcuni lavoratori – hanno raccontato i sindacalisti Sarah Caudiero e Luca Toscano – rientrati dalla manifestazione di Firenze. All’improvviso sono arrivate due auto, sono scese una decina di persone ed hanno iniziato a picchiarci con mazze e bastoni”. La Caudiero ha spiegato “Ci hanno massacrato”, mentre Toscano ha aggiunto: “Sono mandati dalla proprietà, perché tramite noi denunciano le condizioni di sfruttamento alle quali sono sottoposti, dodici ore al giorno di turno per sette giorni la settimana, sul posto erano presenti poliziotti in borghese e non sono intervenuti”.
OPERAI PACHISTANI PESTATI ALLA DREAMLAND: IL VIDEO CHOC DEI PESTAGGI
I filmati sono stati già consegnati alle forze dell’ordine che stanno cercando di risalire ai responsabili: “Cinque operai, picchiati ferocemente, sono finiti in ospedale – ha continuato Toscano – due hanno perso conoscenza”, di cui uno, come detto sopra, in gravi condizioni, ma fortunatamente non in pericolo di vita.
Qualcosa di simile era già accaduto pochi mesi fa alla Texprint, altra azienda a conduzione cinese: durante uno sciopero, alcuni lavoratori, sempre originari del Pakistan, erano stati malmenati e picchiati da cinesi, uno armato addirittura di un mattone. “Dopo quell’episodio non è successo niente. Politica e istituzioni non intervengono e le violenze proseguono”, la denuncia di Toscano, per poi rivolgersi al sindaco di Prato Matteo Biffoni (Pd): “Dirà qualcosa dopo questa ennesima aggressione?”.