L’uscita anticipata dalla pensione – con le nuove riforme – potrebbe diventare un miraggio. Ma finché c’è Opzione Donna 2024 oppure si comprova il reale disagio economico, chi ha versato 35 anni di contributi e ha 61 anni d’età potrà sperare di potercela fare.

I soggetti beneficiari della misura possono ricevere il pagamento dell’assegno in base alla categoria lavorativa a cui appartengono: le dipendenti e le lavoratrici autonome l’hanno già ricevuto in febbraio, le impiegate nel settore scolastico vedranno la cifra in settembre e le donne nell’Alta formazione artistica, coreutica e musicale l’otterranno in novembre.



Il calendario per Opzione donna di tutto il 2024

Con l’ultima Legge di Bilancio l’INPS ha ristretto la cerchia delle beneficiare di Opzione Donna 2024, rendendo non poco complesso l’accesso alla riforma. Rispetto allo scorso anno stavolta l’età anagrafica dev’essere di almeno sessantuno anni e non più sessanta.



L’unica possibilità per ridurre il requisito di almeno un anno dell’età anagrafica riportandola a 60 o massimo 59) è quella di dimostrare la presenza di un figlio nel limite massimo di due.

Questa restrizione dell’INPS ha comportato – rispetto al 2023 – una minor capacità di garantire la misura (a ben il 90% delle donne) distribuendo 1.276 assegni rispetto ai precedenti 11.514.

Situazioni di disagio

L’alternativa per godere di Opzione Donna 2024 è quella di dimostrare di ritrovarsi in una condizione disagiata: assistere da minimo 6 mesi il parente di primo grado oppure il il coniuge convivente ritrovandosi con un grave handicap.



Varrebbe lo stesso se l’assistito fosse un parente di secondo grado convivente e laddove il coniuge o genitori dello stesso avrebbero 70 anni di età o aventi una patologia invalidante, o ancora se venisse accertata una riduzione della attività lavorativa per una invalidità civile pari o oltre il 74%.

L’ultima possibilità riguarda le dipendenti che risultano impiegate presso un’azienda in piena crisi economica (come stabilito dall’articolo 1, comma 852 della Legge del 27 dicembre 2006 numero 296).

A differenza della pensione anticipata o di vecchiaia, in Opzione Donna 2024 non è previsto l’aumento dell’età rapportato alla speranza di vita come da dati ISTAT.