Ormai è chiaro a tutti: domenica 29 marzo torna l’ora legale 2020 mentre l’ora solare andrà in cantina con uno spostamento di un’ora delle lancette dell’orologio. Il cambio dell’ora garantirà per 7 mesi dei benefici per l’intero sistema. Stando a quanto reso noto da Terna e rivelato dall’agenzia di stampa Ansa, lo scorso anno il risparmio è stato pari a 505 milioni di kWh (ovvero pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 190 mila famiglie). Il valore reso noto significa anche minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 100 milioni di euro. Ma cosa dobbiamo aspettarci nel 2020? La società che si occupa della gestione della rete elettrica nazionale ha specificato che fare un bilancio quest’anno è difficile per via dell’incognita Coronavirus: “potrà tuttavia essere influenzato dalla riduzione dei consumi registrata in questo periodo di chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
I “GUFI” SOFFRONO DI PIÙ
Il cambio dall’ora solare all’ora legale 2020 è ormai imminente. Ancora una manciata di giorni e domenica assisteremo al fatidico spostamento delle lancette che ci faranno dormire un’ora in meno. Non mancheranno i problemi di adattamento al nuovo orario, soprattutto per chi già tende a soffrire di disturbi del sonno. Il suggerimento degli esperti è quello di iniziare già qualche giorno prima ad abituarsi, posticipando di qualche decina di minuti gli orari dei pasti e quelli in cui si va a dormire. Fra “gufi” (coloro che vanno a letto tardi) e “allodole” (coloro che si svegliano presto), a soffrire maggiormente saranno soprattutto i primi. I disturbi sono ormai arcinoti, e vanno dalla stanchezza alla sonnolenza durante il giorno, ma non mancherà neppure la perdita dell’appetito e mal di testa. Il problema maggiore sarà però un’alterazione, anche se transitoria, del ritmo sonno-veglia. Si consiglia quindi di limitare il consumo di caffè da pomeriggio di sabato per non rischiare di avere problemi ad addormentarsi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LE DISPOSIZIONI FIEG
Domenica 29 marzo tornerà l’ora legale: gli italiani dovranno spostare la lancette dell’orologio avanti di un’ora. Con l’addio all’ora solare, l’orario passerà direttamente dalle 2.00 alle ore 3.00: dormiremo di meno e avremo più luce serale, senza dimenticare gli ingenti risparmi a livello economico (150 milioni di euro all’anno). Ci sarà dunque chi dovrà fare i conti con l’insonnia e chi vivrà con l’effetto jet lag, ma ci sarà tempo per tutto. Nel frattempo la Fieg ha diramato un comunicato per tutte le aziende editoriali: «Indicazioni Fieg sulle conseguenze per le aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani per l’applicazione dell’ora legale. Alle ore 02:00 di domenica 29 marzo 2020 entrerà in vigore l’ora legale. Come di consueto, l’orario verrà spostato in avanti di un’ora passando direttamente dalle ore 2:00 alle ore 3:00. Tale convenzione durerà fino a domenica 25 ottobre 2020. L’applicazione dell’ora legale nelle aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani avrà inizio, anziché alle ore 02:00 di domenica 29 marzo, alle ore 12:00 di sabato 28 marzo, ora in cui le lancette dell’orologio dovranno essere spostate in avanti di 60 minuti». (Aggiornamento di MB)
ORA LEGALE 2020, NON SARA’ PER L’ITALIA ADDIO ALL’ORA SOLARE
Nella notte fra sabato e domenica avremo dunque il cambio dell’ora, con l’ingresso dell’ora legale 2020 come da abitudine nell’ultima domenica di marzo. Sappiamo però che da diverso tempo si discute circa la possibilità di abolire il cambio dell’ora, conservando per tutto l’anno più verosimilmente proprio l’ora legale, che “regala” più luce alla sera, sia pure evidentemente a discapito del mattino. L’Unione Europea ha concesso ad ogni singolo Stato membro la facoltà di decidere, per cui in teoria tutto è possibile: conservare il cambio dell’ora, oppure decidere di adottare per tutto l’anno o l’ora solare (quella invernale) oppure l’ora legale, che è appunto quella che entrerà in vigore nella notte fra sabato e domenica. L’Italia però sembra intenzionata a conservare il cambio dell’ora, di conseguenza le nostre abitudini non dovrebbero cambiare e alla fine del mese di ottobre ci ritroveremo di nuovo a spostare le lancette degli orologi, in quel caso per riaccogliere l’ora solare. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ORA LEGALE 2020: DOMENICA LANCETTE IN AVANTI
Questa volta ci siamo davvero: l’ora legale 2020 sta tornando e lo farà esattamente nella notte tra sabato e domenica, esattamente alle 2.00 (che diventeranno quindi le 3.00) del 29 marzo. Per il momento, dunque, saluteremo l’ora solare che ci ha accompagnato finora, per lasciare spazio a quella legale che terminerà a sua volta l’ultima domenica di ottobre, ovvero il 25 ottobre 2020. La principale conseguenza che tutti vorranno sapere, è se con l’imminente cambio si dormirà un’ora in più o un’ora in meno. Eccovi servita subito la brutta notizia: con l’ingresso dell’ora legale godremo automaticamente di sessanta minuti in meno di sonno. Poco male se si pensa che in questo periodo particolare la maggior parte degli italiani possono concedersi più ore di sonno per via delle misure restrittive del governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e che impongono di restare in casa. Discorso, questo, che non vale per chi invece continuerà a lavorare (anche da casa in smart working) nel giorno di domenica. In quel caso si potrà aggrappare all’aspetto positivo legato all’allungamento delle giornate. Che però, anche in questo senso, potrebbe non rivelarsi per il momento una buona notizia dal momento che potremo assistere al sole che tramonta dopo osservandolo solo dalla finestra (i più fortunati dal terrazzo). Insomma, il cambio dall’ora solare all’ora legate quest’anno giunge in pieno clima da quarantena il quale potrebbe a questo punto attutire gli effetti negativi che nella maggior parte dei casi si riscontrano in seguito allo spostamento (avanti o indietro) delle lancette.
ORA LEGALE 2020, ADDIO ORA SOLARE: IL CAMBIO DOMENICA
Il ritorno dell’ora legale 2020 potrebbe coincidere a tutti gli effetti con una serie di conseguenze sull’organismo. Saranno in modo particolare i giorni iniziali dopo il passaggio a risultare i più difficili. I principali disturbi lamentati hanno a che fare con l’alterazione del ciclo sonno-veglia. Inevitabile poi l’impatto sull’umore in seguito ad insonnia, stanchezza ed irritabilità sempre causati dal medesimo fenomeno di jet lag riscontrato in maniera più ampia da chi viaggia in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari. Quali sono gli altri effetti collaterali? Meno sonno significherà automaticamente anche minore concentrazione. Secondo uno studio di qualche anno fa sul Journal of Applied Psychology, con l’arrivo dell’ora legale si registra anche un aumento “drammatico”della quantità di tempo che le persone perdono a “cyberoziare”, cioè a navigare su siti che non hanno nulla a che vedere con il lavoro. Uno studio svolto in Indiana (Usa), ha intravisto degli effetti negativi anche nel rendimento degli studenti con punteggi del 2% più bassi nel test SAT utile all’ammissione al college. Minore concentrazione significa anche maggiore rischio di incidenti sul lavoro che si rivelano più gravi quando le lancette vengono spostate avanti come nel caso dell’ora legale.