Quasi tutto pronto per il ritorno all’ora legale, che potrebbe diventare anche quella definitiva. Il prossimo 29 marzo le lancette dell’orologio andranno sistemate un’ora avanti, pertanto le 2 diventeranno le 3 e si dormirà quindi un’ora di meno. L’ora legale, generalmente, dura circa sette mesi (per la precisione sei mesi, tre settimane e cinque giorni), dunque quella solare dovrebbe tornare il 25 ottobre. Non c’è ancora certezza in merito, dato che lo scorso anno il parlamento di Strasburgo ha votato a favore dell’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021. Ogni paese, comunque, può decidere in piena autonomia il proprio fuso orario. L’Italia, in questo senso, non ha ancora apportato modifiche di rilievo. Per il momento infatti sul territorio nazionale si procede regolarmente al cambio come accaduto lo scorso anno, senza novità. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



CAMBIO DALL’ORA SOLARE ALL’ORA LEGALE

Il cambio dall’ora solare all’ora legale sta per compiersi ma occorrerà ancora attendere circa una settimana. Con il ritorno della primavera torna anche l’ora legale ma con essa anche alcuni effetti negativi sul nostro organismo, sopratutto nella sua fase iniziale. I primi giorni è possibile che in tanti risentiranno dello spostamento delle lancette avanti di un’ora. Con l’allungarsi delle giornate è possibile che molte persone possano risentire l’ora di sonno persa durante il cambio manifestando i sintomi che sono quelli tipici del jet leg prolungato. Disturbi del sonno e cattivo umore saranno alla base di questo cambiamento e per abituarsi, secondo gli esperti, potrebbero servire talvolta fino a 3 settimane di tempo. Il rischio imminente è quindi maggiore sonnolenza e irritabilità causata dalla perdita di una preziosa ora di sonno che potrebbe interessare molti italiani (sicuramente in numero minore rispetto allo scorso anno dal momento che in tanti saranno soggetti allo stop forzato a causa dell’emergenza Coronavirus). (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ADDIO ORA SOLARE: RISPARMIO ENERGETICO E NON SOLO

Ancora una settimana e finalmente l’ora legale prenderà il posto dell’ora solare. Alle ore 2:00 di domenica 29 marzo 2020 le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora. Quali saranno le principali conseguenze? Si dormirà un’ora in meno (ma per gran parte degli italiani questa volta potrebbe non accadere) ed al tempo stesso si avrà più luce la sera. L’obiettivo è quello di produrre un risparmio energetico dal momento che si utilizzerà di meno l’illuminazione elettrica. L’ora legale, di fatto, non andrà ad aumentare le ore di luce a disposizione ma solo indurre ad un maggior sfruttamento delle ore di luce solitamente “sprecate” per via della abitudini legate all’orario. Ma concretamente a quanto equivale il risparmio nel nostro Paese? Stando a quanto riferisce 3Bmeteo, si stima che in sei anni si siano risparmiati sei miliardi di Kilowatt/h, pari al fabbisogno annuo medio di circa un milione di famiglie. In termini economici, un guadagno di circa 900 milioni di euro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CAMBIO DA ORA SOLARE A ORA LEGALE

L’ora solare sta per lasciare ufficialmente il posto all’ora legale 2020. Manca ancora una settimana e le lancette si sposteranno di un’ora in avanti, dalle 2 alle 3. Questo accadrà precisamente il 29 marzo 2020 e da allora assisteremo all’allungamento delle giornate che si spera di poter vivere all’aria aperta molto presto, dopo la crisi sanitaria attualmente in atto legata all’emergenza Coronavirus. Con il cambio dall’ora solare all’ora legate, si dormirà un’ora in meno a causa dello spostamento delle lancette, ma per molti italiani questo non dovrebbe rappresentare un vero e proprio problema dal momento che, oltre a coloro che tradizionalmente di domenica non sono impegnati con il lavoro, in questo particolare momento sono comunque costretti a casa proprio per via dell’emergenza Covid-19. L’ora legale in arrivo durerà quasi sette mesi (esattamente sei mesi, tre settimane e cinque giorni) poichè l’ora solare farà il suo ritorno il prossimo 25 ottobre quando con il relativo spostamento delle lancette si recupererà l’ora di sonno che qualcuno, probabilmente, perderà. Sebbene nei passati anni si era parlato di una abolizione totale dell’ora legale con la conferma dell’ora solare pare proprio che tale ipotesi sia attualmente slittata almeno per il nostro Paese.

ORA LEGALE 2020: QUANDO CAMBIA? LA STORIA

Storicamente l’adozione dell’ora legale in Italia risale ai tempi della prima Guerra Mondiale, nel 1916. L’adozione di questo cambio di ora ha ovviamente dei vantaggi sul piano energetico, con un risparmio annuo di diversi milioni di euro sulla bolletta dell’energia elettrica. Eppure non tutti i Paesi sono d’accordo nel proseguire con il suo mantenimento. Lo scorso anno il parlamento Europeo aveva votato a favore della sua abolizione a partire dal 2021 ma al momento l’Italia non ha apportato alcuna modifica ed il periodo non è certamente quello migliore per prendere decisioni su un eventuale cambio dell’ora. In Russia, invece, era stata abbandonata già nel 2014. In Europa tuttavia sarà destinata ad essere ancora a lungo argomento di scontro tra fronte del Nord, capitanato dalla Finlandia ma supportato anche da Austria e Germania, e fronte del Sud. Negli anni l’ora legale è diventata per molti studiosi americani ma anche europei, un vero e proprio problema di salute pubblica, perché considerata dannosa per i ritmi sonno-veglia, in particolare delle persone più fragili, come bambini e anziani.