Sta per tornare l’ora legale 2021 e l’appuntamento è fissato al prossimo 28 marzo, domenica, quando sposteremo le lancette avanti di un’ora, dalle due alle tre di notte. Come vi abbiamo già spiegato nel focus qui sotto, anche per il 2021 lo scatto all’ora legale sarà soprattutto una questione di ambiente e di risparmio. Si è calcolato infatti che fra il 2004 al 2020, stando a quanto spiegato da un’analisi di Terna, c’è stato un risparmio di 10 miliardi circa di kilowattora, e in termini economici si è tradotto in un risparmio per le tasche dei cittadini pari a un miliardo e 720 milioni di euro.
Ma quanto durerà ancora il cambio dell’ora, dalla solare alla legale e viceversa? In Europa sono ormai anni che si dibatte e già nel 2007 un rapporto della Commissione aveva fatto il punto sulle “implicazioni dell’ora legale” negli stati dell’Unione, in particolare dal punto di vista economico, in termini di ricadute sui settori più interessati. Per quanto riguarda l’ora legale vengono sottolineati “il maggior consumo di energia per il riscaldamento ad inizio giornata” e anche “il maggior consumo di carburante dovuto ad un eventuale aumento del traffico nelle sere in cui vi è più luce”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ORA LEGALE 2021, QUANDO CAMBIA L’ORA SOLARE? LANCETTE IN AVANTI DI 60 MINUTI
Inizia il conto alla rovescia per l’ora legale 2021. Il giorno prefissato è infatti questo weekend, domenica 28 marzo, quando le lancette scatteranno in avanti di un’ora. Sarà una mattinata dura quindi, soprattutto per coloro che dovranno alzarsi presto per andare a lavorare, visto che si dormirà un’ora in meno. Quando scatteranno le due di notte fra sabato 27 e domenica 28 marzo, diventeranno “magicamente” le tre, ora che poi recupereremo il prossimo autunno. Se da una parte bisognerà mettere in preventivo una giornata un po’ più difficile, con possibile senso di spossatezza, mal di testa, e insonnia per i successivi giorni, dall’altra, si prospettano giornate più luminose, visto che potremo infatti godere di un’ora di luce in più fino al successivo passaggio all’ora solare a fine ottobre di quest’anno. Ovviamente il passaggio all’ora legale, anche per il 2021, non è dettato da uno sfizio di qualche governante, bensì ha come obiettivo quello del risparmio energetico. Si pensi infatti, stando ai dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, che nel corso dei sette mesi di ora legale del 2020, in Italia sono stati risparmiati ben 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari ad un consumo medio in un anno di circa 150mila famiglia, per un beneficio economico di 66milioni di euro, e con ben 205mila tonnellate in meno di anidride carbonica immesse nell’atmosfera.
ORA LEGALE 2021, UNA QUESTIONE “GREEN”
Si capisci quindi perchè il passaggio all’ora legale 2021 sia una questione più che altro “green” che di veri e propri orari, anche se ovviamente farà scontenti molti, come ad esempio coloro che soffriranno particolarmente del passaggio al nuovo “fuso orario”, e soprattutto i dormiglioni, che dovranno rinunciare ad una bella ora di sonno domenicale, il giorno che per molti significa riposo e relax. La cosa certa è che l’ora legale 2021 si presenta anche quest’anno in Italia, nonostante da tempo si parli di un’abolizione del cambio di ora in seno all’Unione Europea. Sembrava fossimo diretti verso l’adozione di un’ora unica per tutti i dodici mesi dell’anno, ma evidentemente l’Italia ha preferito mantenere il vecchio modus operandi.