Manca un mese circa al passaggio dall’ora legale all’ora solare, ma il cambio è già d’attualità. Molto probabilmente perché le giornate sono diventate più corte e fredde, quindi la domanda è sorta in maniera spontanea. Ma tra sabato 24 e domenica 25 ottobre dovremo spostare la lancetta indietro di un’ora, quindi non c’è fretta. Nel frattempo, l’Unione europea riflette sull’eventuale abolizione o estensione dell’ora legale. Una cosa è certa: serve una cooperazione tra gli Stati membri per evitare che si crei una situazione a mosaico, anche in ottica trasporti. Ma è una decisione importante anche per altri aspetti. Gli effetti del risparmio energetico sono ormai marginali in una società che vive 24 ore su 24. “La scelta andrebbe dunque valutata attentamente: decidere se aggiungere o togliere un’ora di luce, per quanto futile possa apparire, può nascondere delle conseguenze rilevanti per la nostra salute”, ha dichiarato nelle scorse settimane il professor Rodolfo Costa a “Il Bo Live”. (agg. di Silvana Palazzo)
ORA LEGALE, ORA SOLARE: PROBLEMI CON OROLOGIO CIRCADIANO
L’ora legale genera un ulteriore sfasamento rispetto a quello già generato dall’adozione dell’ora civile unica all’interno di ciascun fuso orario. Mentre prosegue il dibattito sul cambio dall’ora legale all’ora solare, ma soprattutto sulla sua abolizione, il professor Rodolfo Costa, genetista e docente di neurobiologia dell’università di Padova, ha spiegato a “Il Bo Live” che la disincronizzazione tra il nostro orologio circadiano, regolato dall’alternanza di albe e tramonti del posto in cui viviamo, e quello sociale si accentua ulteriormente. E questo ha delle conseguenze sulla salute. Quella più evidente “è la deprivazione di sonno”. In pratica, “tendiamo ad andare a dormire all’ora dettata dal nostro orologio interno, ovvero circa un’ora più tardi rispetto alla nuova ora civile”. Ma il mattino successivo, per rispettare i cosiddetti orari sociali, “siamo costretti ad alzarci un’ora prima di quanto il nostro orologio circadiano suggerirebbe”. L’Unione europea sta valutando l’abolizione dell’ora legale o l’estensione di essa a tutto l’anno (quindi niente cambio con l’ora solare), quindi entro il 2021 tutti gli Stati membri dovranno decidere quale regime adottare. (agg. di Silvana Palazzo)
ORA LEGALE, ORA SOLARE: QUANDO SI CAMBIA?
Quando avverrà il cambio dall’ora legale a quella solare? Una domanda che oggi è tornata fortemente d’attualità come dimostrato dalle tendenze di ricerca su Google. Come mai proprio oggi? Forse qualcuno avrà confuso il periodo del cambio, tipicamente a fine ottobre, quando in realtà siamo a fine settembre. Fatto sta che manca circa un mese affinchè affronteremo il cambio dell’ora, riportando indietro le lancette dell’orologio di 60 minuti, dalle 3 di notte (che diventeranno “magicamente” le 2). Un’altra domanda sorge spontanea: sarà l’ultima volta che faremo il cambio dell’ora? Al momento non è ancora chiaro come evolverà la situazione, visto che in Unione Europea si discute ormai da circa due anni sulla necessità di abolire il cambio dell’ora solare, ora legale, che seppur mostrando notevoli benefici, è spesso e volentieri deleterio per la salute delle persone. La prima proposta a Bruxelles era stata messa sul tavolo fra il luglio e l’agosto del 2018, ricordano i colleghi de IlMeteo.it: aboliamo il cambio d’ora, e cinque milioni di cittadini dell’Ue hanno promosso l’idea, capeggiati in particolare da quelli dei paesi del nord, a cominciare da Polonia e Finlandia.
ORA LEGALE E ORA SOLARE, LA SITUAZIONE IN ITALIA
Il risultato è stato per il 76% favorevoli fra i votanti, e il restante 24% invece contrari. Ne è seguita anche una discussione all’interno della Commissione Europea, e la questione è stata poi lasciata in stand-by complice anche l’esplosione dell’epidemia di coronavirus che di fatto ha monopolizzato i lavori degli Stati Membri. Allo stato attuale c’è la forte possibilità che i vari paesi adottino l’ora legale o l’ora solare a piacimento; probabilmente i paesi del sud, Italia compresa, terranno per tutto l’anno l’ora legale (quella al momento in vigore), mentre gli stati del nord faranno il contrario, mantenendo per 12 mesi l’ora solare. L’Italia in realtà non ha ancora preso una decisione definitiva a riguardo, mentre la Francia, dopo una consultazione popolare, ha deciso di bandire per sempre la solare. Fatto sta che nella notte fra il 24 e il 25 ottobre, fra sabato e domenica, tireremo le lancette indietro di un’ora, guadagnando un’ora di sonno (solo quel giorno ovviamente), e perdendo un’ora di luce nel pomeriggio. A meno di cambiamenti, l’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo, fra il 27 e il 28, quando tornerà l’ora legale.