Sarebbero quasi 500 i milioni di euro che si potrebbero risparmiare sulla bolletta energetica mantenendo l’ora legale, come dicono gli esperti. Il passaggio all’ora solare, che quest’anno avverrà nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre, è diventato oggetto di discussione politica. Infatti, la Società italiana di medicina ambientale nei giorni scorsi ha chiesto al Governo di istituire l’ora legale tutto l’anno. Sulla bolletta energetica nazionale, il risparmio potrebbe arrivare a 500 milioni di euro, hanno spiegato gli esperti.



Non solo una possibile soluzione per contrastare il rincaro delle bollette: l’ora legale e la sua conferma tutto l’anno avrebbe anche una motivazione di carattere scientifico. “Dal punto di vista dello studioso del sonno questa decisione sarebbe la benvenuta perché rimuove due fattori negativi: l’alterazione circadiana di un’ora, che si verifica sia nel passaggio all’ora legale sia in quello all’ora solare. Nel primo, quello primaverile, perdiamo però anche l’ora di sonno” ha spiegato il professor Luigi De Gennaro, ordinario di Psicobiologia alla facoltà di Medicina e Psicologia dell’università La Sapienza di Roma, al Corriere della Sera.



Ora legale: anche il sonno potrebbe beneficiarne

Anche il sonno potrebbe trovare benefici dalla conferma dell’ora legale. Francesco Fanfulla, presidente dell’Associazione italiana medicina del sonno e responsabile del Servizio autonomo di Medicina del sonno Fondazione Maugeri di Pavia Irccs, ha spiegato al Corriere: “Serve per tante cose: riposare, ricaricare le batterie, riorganizzare la nostra memoria ed eliminare tutto quello di inutile che si è prodotto durante il giorno. Dal punto di vista cardiovascolare e respiratorio, durante la notte tutti i nostri sistemi biologici diminuiscono di intensità quindi assumono un altro assetto: la respirazione rallenta, diventa una respirazione di base che serve per mantenere al giusto livello l’ossigenazione nel sangue. La frequenza cardiaca e la pressione arteriosa si riducono. Quindi è essenziale per l’organismo che così può adattarsi a una fase biologica dove è richiesto un minore dispendio d’energia, ma allo stesso tempo serve poi per mantenere tutte le funzioni vitali”.



All’interno della comunità scientifica, si è d’accordo sugli effetti negativi del cambio dell’ora. “Sarebbe meglio scegliere un regime, una volta per tutte stabilmente” ha spiegato De Gennaro. Fanfulla, invece, ha dichiarato: “Personalmente però sono contrario all’ora legale tutto l’anno. Perché, chiaramente, l’ora solare resta comunque quella più allineata al nostro ritmo biologico”.