Il countdown per il cambio dell’ora è partito. Presto saluteremo l’ora legale per accogliere di nuovo l’ora solare. E questo vuol dire dover spostare le lancette indietro di un’ora per avere un’ora di luce in più la mattina, almeno fino a domenica 29 marzo 2020, quando poi tornerà l’ora legale. In attesa di scoprire cosa deciderà l’Italia, cioè se manterremo l’ora legale o quella solare, scopriamo gli effetti di questo cambio sulla salute umana. Secondo alcuni esperti, si possono accusare fastidi come stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, oltre che nausea e inappetenza. Avendo un nostro “orologio biologico”, legato ai ritmi circadiani, è normale avere delle difficoltà quando ci sono dei cambiamenti improvvisi, come quelli introdotti dal cambio dell’ora. Anche per questo è stata scelta la domenica per il passaggio. Così le persone possono adattarsi in modo meno traumatico alla variazione. E si evitano errori nell’andare a scuola o a lavoro. (agg. di Silvana Palazzo)



ORA LEGALE, A CHI CONVIENE E GLI SCENARI

Manca solo una settimana al passaggio dall’ora legale a quella solare. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre bisognerà spostare le lancette indietro di 60 minuti. Così si riaccende il dibattito sull’ora legale: a chi conviene? La possibilità di avere più luce avvantaggia i paesi del Sud Europa, perché le giornate estive nel Nord Europa sono già lunghe a causa della vicinanza col Polo Nord. Ad esempio, in Finlandia il sole nelle giornate più lunghe sorge prima delle 4 del mattino e tramonta quasi alle 23. Lì quindi l’ora guadagnata non serve né per avere più luce né per risparmiare sul fronte energetico. La Commissione europea ha deliberato che ogni Paese può scegliere quale fuso orario adottare. Una cosa è sicura: dal 2021 non ci saranno più spostamenti di lancetta all’interno della propria nazione. E quindi paradossalmente si potrebbe venire a creare una Europa con fusi orari a macchia di leopardo. (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTE LUCE PIÙ ‘SNELLE’

Secondo uno studio dell’Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, energia e ambiente) il sistema che prevede la staffetta ora legale-ora solare porta un risparmio dello 0,2% sul totale dei consumi energetici degli italiani: non inganni la cifra che pare “esigua”, per gli addetti ai lavori quel numero è una buonissima notizia per i risparmi energetici delle famiglie che si ritrovano una bolletta più “snella” a fine mese. Per la Terna – l’azienda che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica – sono ben 560 milioni di kWh consumati in meno all’anno, con un risparmio di oltre 115 milioni di euro per le famiglie italiane. È stato studiato che dal 2004 e il 2017 l’ora legale e il suo “cambio” due volte l’anno ha permesso di risparmiare alle tasche degli italiani la bellezza di 1 miliardo e 435 milioni di euro complessivo.



L’ULTIMO CAMBIO D’ORA LEGALE IN ITALIA?

Tra una settimana esatta assisteremo al tradizionale cambio dall’ora legale alla nuova ora solare 2019, con tutti gli effetti che ciò che consegue a livello pratico quanto sull’umore dell’uomo. Tuttavia, potrebbe essere anche l’ultima volta che assisteremo ad un cambio per via delle nuove direttive dell’Unione europea. La discussione si era aperta nell’estate dello scorso anno, quando fu avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora voluta dai paesi del Nord Europa con un sondaggio al quale aderirono i cittadini dell’UE rispondendo in oltre 4,6 milioni di persone. Nell’84% dei casi veniva chiesta l’abolizione dell’ora legale e il mantenimento della sola ora solare, ovvero quella naturale. Questo perchè nei paesi dell’Europa del Nord, il cambio non comporta alcun beneficio. La decisione non è ancora stata presa e dal 2022 ogni singolo paese potrà scegliere se mantenere o meno l’ora legale o quella solare tutto l’anno. Anche l’Italia non ha ancora preso una decisione in merito anche se, come rammenta Fanpage.it, entro il prossimo aprile dovrà farlo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DATA, VANTAGGI E PROSSIMO CAMBIO

Non è ancora questo il weekend giusto, sebbene diversi utenti sul web nelle ultime ore hanno intasato la ricerca web per sapere quando si effettua il passaggio tra ora legale a ora solare 2019. Ebbene, il grande ritorno dell’ora “naturale” è previsto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, dunque ancora una settimana per prepararsi mentalmente e fisicamente alla più bella notizia per i tanti amanti del sonno: con l’ora solare, come è noto, si dormirà un’ora in più dato che le lancette tornano indietro di un’ora ricacciando ai prossimi mesi il ritorno dell’ora legale. A livello di immediate conseguenze, le giornate si “accorciano” visto che il sole tramonterà un’ora prima dell’orario legale, ma si guadagna un’ora in più di sonno e soprattutto al mattino per i tanti pendolari (che uscivano di casa col buio in questi mesi, ndr) ci sarà finalmente il “ritorno” del sole e della luce fin dall’alba. Dal 27 ottobre tornerà in vigore dunque l’ora solare e vi rimarrà in carica fino al 29 marzo 2020 quando secondo tradizione torna in “lizza” l’ora legale fino all’ottobre dei 6 mesi successivi.

ORA LEGALE, QUANDO TORNA L’ORA SOLARE? GLI SVANTAGGI

Il tutto però con una data di scadenza che potrebbe per una volta variare definitivamente: come è noto nei mesi scorsi si è intensificata la proposta fatta da diversi Nordici o dell’Est Europa sull’abolizione dell’ora legale. Nata nel 1966 per risparmiare energia elettrica, da tempo l’ora legale viene messa nel mirino da diversi eurodeputati e parlamentari dei vari Paesi europei e dopo le consultazioni e regolamenti posti dall’Europarlamento, la Commissione Ue del Presidente Juncker ha concesso ad ogni Stato membro di prendere una posizione ufficiale sull’abolizione dell’ora legale e il mantenimento di quella solare fino all’aprile 2021. Potrebbe cambiare tutto come si potrebbe invece arrivare a decidere che per “comodità” e organizzazione, alla fine l’ora legale si tenga pur con qualche punto critico che rimarrebbe ugualmente. Tornando però al presente, in attesa delle decisioni politiche su un tema piuttosto divisivo, non esistono solo punti “positivi” per l’ora solare in arrivo: come sottolineano gli esperti, molti italiani saranno alle prese per qualche giorno con sbalzi problemi di insonnia, oltre a dover ricordarsi di non cambiare le sveglie visto che ormai ogni nostro apparecchio si aggiorna automaticamente con l’orario giusto della rete internet.