In Italia tutto potrebbe cambiare nei prossimi mesi con la possibile abolizione dell’ora legale, ma nel resto del mondo come ci si prepara al “passaggio” di domenica notte? La maggior parte dei Paesi in Occidente compie ormai da decenni il medesimo “meccanismo” per recuperare il “tempo perduto” nel calendario astronomico anche se con qualche distinguo: in Argentina, India, Russia e in buona parte dell’Australia l’ora legale non viene utilizzata, dunque solo la solare vale a differenza del nostro Paese e di tutta l’Unione Europea. Sul fuso orario di Roma l’ora legale venne introdotta nel 1916 con un decreto legislativo, salvo poi essere abolita dal fascismo e dopo diverse discussioni è una nuova legge del 1965 a ristabilire il “meccanismo” dell’alternanza solare-legale. Per questo motivo, in termini tecnici, il vero “cambio dell’ora” avviene in marzo con l’arrivo di quella legale al posto della “naturale”: il tutto mentre l’Ue sta per decidere al proprio interno se seguire l’esempio Russia-Argentina oppure rimanere ancorati alla tradizione. (agg. di Niccolò Magnani)
LANCETTE IERI TRA SABATO E DOMENICA: TORNA L’ORA SOLARE
Ci avviciniamo al passaggio dall’ora legale a quella solare, che avviene nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Preparatevi a spostare le lancette indietro di un’ora, seppur con la consapevolezza di poterne soffrire. Il cambio d’ora incide infatti sul sonno e risulta più pesante dell’ingresso nell’ora legale. In molti avvertono problemi di adattamento nel passaggio dall’ora legale a quella solare. E allora, visto che il 27 ottobre si avvicina, gli esperti consigliano di cominciare subito a posticipare di qualche decina di minuti gli orari dei pasti e quelli in cui si va a dormire. Invece nei giorni successi allo spostamento delle lancette è importante fare movimento nella seconda parte del giorno e prolungare l’esposizione alla luce. Questo è un modo per lanciare un segnale al proprio corpo, cioè che è ancora presto per mettersi a letto. Secondo la psicologa e psicoterapeuta Vincenza Castronovo, molti faticano ad abituarsi rapidamente al cambio d’ora, anche se è di soli 60 minuti. Al Corriere della Sera ha spiegato che tante persone impiegano alcuni giorni per adattarsi, di solito una settimana. Qual è allora la soluzione? Bisogna cercare più luce. A lavoro, ad esempio, si può optare per una postazione più chiara e luminosa. Così si combattono sintomi come stanchezza, malinconia e depressione.
CAMBIO ORA LEGALE-SOLARE, PEGGIO PER LE “ALLODOLE”
Non è ancora chiaro se l’Italia manterrà l’ora legale o l’ora solare dopo la svolta di marzo, quando il Parlamento europeo ha votato a favore dell’abolizione del cambio stagionale. Ogni Stato membro può decidere autonomamente, ma intanto dobbiamo fare i conti con questa tappa per ora obbligata. Per capire gli effetti che ha partiamo da una distinzione tra “gufi”, le persone cioè che vanno a letto tardi, e “allodole”, quelle che invece si svegliano presto. Ora il passaggio autunnale, il cambio cioè da ora legale a ora solare, è sfavorevole alle “allodole”, che quindi dovranno abituarsi in maniera graduale. E questa è una distinzione su cui ha fatto chiarezza Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro di Milano, che però ritiene che il 60 per cento delle persone sia “normale”, cioè abbia «un’alternanza sonno-veglia che coincide grossomodo con i marcatori esterni di luce/buio (sonno dalle 23-24 alle 7 circa)». Invece c’è un 30 per cento che ha il ritmo circadiano spostato in avanti, i “gufi”, mentre il 10 per cento ha il ritmo anticipato, le cosiddette “allodole”.